Salute: Bianchi (Svimez), "autonomia differenziata acuisce divari territoriali". Milano (Save the Children), "serve rete servizi infanzia in aree più deprivate" “La necessità di incrementare le risorse complessivamente allocate alla sanità convive con la priorità di potenziare da subito le finalità di equità del Ssn. I dati del report offrono la fotografia preoccupante di un divario di cura che si traduce in minori aspettative di vita e più alti tassi di mortalità per le patologie più gravi nelle regioni del Mezzogiorno". Lo ha detto il direttore generale della Svimez, Luca Bianchi, intervenendo questa mattina ad una tavola rotonda a Roma, nel corso della quale è stato presentato il Report Svimez “Un Paese, due cure. I divari Nord-Sud nel diritto alla salute”, in collaborazione con Save the Children. "La scelta, spesso obbligata, di emigrare per curarsi oltre ai costi individuali finisce per amplificare i divari nella capacità di spesa dei diversi sistemi regionali - ha osservato Bianchi -. Rafforzare la dimensione universale del Sistema sanitario nazionale è la strada per rendere effettivo il diritto costituzionale alla salute. Una direzione opposta a quella che invece si propone con l’autonomia differenziata dalla quale deriverebbero ulteriori ampliamenti dei divari territoriali di salute e una conseguente crescita della mobilità di cura”. Per Raffaela Milano, responsabile dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, "la condizione di povertà familiare incide fortemente sui percorsi di prevenzione e sull’accesso alle cure da parte dei bambini. È necessario un impegno delle istituzioni a tutti i livelli per assicurare una rete di servizi di prevenzione e cura per l’infanzia e l’adolescenza all’altezza delle necessità, con un investimento mirato nelle aree più deprivate. Occorre conoscere e superare i divari territoriali che oggi condizionano l’accesso ad un servizio sanitario che rischia di essere 'nazionale' solo sulla carta". "È un investimento - ha concluso - da mettere al centro dell’agenda della politica”.Giovanna Pasqualin Traversa