Famiglia: Milano, domani in Università Cattolica il convegno “Quali aperture per l’adozione nazionale?” La nuova frontiera dell’adozione prevede la possibilità che il minore adottato entri ufficialmente a far parte di una nuova famiglia acquisendone il cognome, pur mantenendo i contatti con uno o più membri della famiglia d’origine, espressamente indicati dal giudice. L’Open Adoption è stata introdotta da una sentenza della Corte costituzionale lo scorso luglio 2023. Questa innovazione rappresenta “uno strumento in più nella ‘cassetta degli attrezzi’ di cui il giudice dispone - ha sottolineato la psicologa dell’adozione dell’Università Cattolica Rosa Rosnati -, per poter scegliere quello che meglio si adatta a rispondere a bisogni specifici del singolo minore con la sua storia e le sue peculiarità”. Il tema è oggetto del convegno “Quali aperture per l’adozione nazionale?” domani, venerdì 2 febbraio, in Università Cattolica (Cripta dell’aula magna in largo Gemelli 1), a Milano, dalle ore 9 alle 13, promosso dal master “Affido, adozione e nuove sfide dell’accoglienza familiare: aspetti clinici, sociali e giuridici” in occasione della settima edizione in partenza a marzo 2024. Al seminario, dopo i saluti del direttore del Centro di Ateneo Studi e ricerche sulla famiglia Camillo Regalia, interverranno, Carlo Rusconi, ricercatore in Diritto privato in Università Cattolica, sul tema “L’adozione aperta negli ordinamenti europei: modelli e problemi; Elisabetta Lamarque, docente di Diritto costituzionale all’Università degli Studi Milano Bicocca, a proposito di “Adozione aperta davanti alla Corte costituzionale. Il principio personalista in azione”; Antonella Brambilla, già magistrato presso il Tribunale per i minorenni di Milano, sul tema “L’esperienza del giudice nella valutazione del ‘best interest’ in tema di adozione nazionale”. Discussant sarà Eugenia Scabini, emerita di Psicologia sociale dell’Ateneo. A fronte della legislazione precedente che prevedeva automaticamente un’interruzione definitiva con la famiglia d’origine, negli ultimi anni la cosiddetta adozione mite e la legge sulla continuità degli affetti hanno introdotto alcune deroghe che permettono al Tribunale per i minorenni di decidere come corrispondere al meglio al “best interest” del bambino. L’Università Cattolica, che vanta una lunga tradizione di studio delle relazioni familiari dagli anni Ottanta, propone diversi percorsi fruibili da operatori del settore, psicologi, assistenti sociali, giuristi, genitori: un corso di Psicologia dell’adozione nell’ambito della laurea magistrale in “Psicologia clinica e della salute: persona, relazioni familiari e di comunità” e uno in quella di “Lavoro sociale e servizi per le famiglie, i minori e le comunità”, volti a preparare i futuri psicologi e i futuri assistenti sociali. Inoltre, dagli anni Ottanta, il Centro di Ateneo Studi e ricerche sulla famiglia ha realizzato diverse ricerche anche di respiro internazionale, promosso seminari, convegni, oltre al master di secondo livello “Affido, adozione e nuove sfide dell’accoglienza familiare: aspetti clinici, sociali e giuridici” con termine delle iscrizioni il 22 febbraio.Gigliola Alfaro