Terremoto in Giappone: Kikuchi (arcivescovo di Tokyo), "come cattolici faremo il possibile per fornire il nostro sostegno". Nessun danno alle strutture ecclesiali nella città di Niigata "Come Chiesa cattolica faremo del nostro meglio per stare accanto alle persone colpite e continuare a fornire il nostro sostegno": lo dice l'arcivescovo di Tokyo Tarcisius Isao Kikuchi, a proposito del terremoto di magnitudo 7.6 della scala Richter che ha colpito ieri sera, 1° gennaio, la prefettura di Ishikawa, in Giappone. Secondo la prefettura il bilancio è di 55 morti. Monsignor Kikuchi informa sul suo blog che la Chiesa ha attivato l'Emergency response support team della Conferenza episcopale giapponese, che opera insieme alla Caritas giapponese. E' stata colpita, in particolare, la zona di Hokuriku della diocesi di Nagoya, e di Wajima nella penisola di Noto. "In questo momento stanno valutando i danni con il vescovo di Nagoya e discuteranno la possibile risposta della Chiesa", spiega l'arcivescovo di Tokyo, informando che "non ci sono segnalazioni di danni alle strutture ecclesiali a Niigata" ma ancora non si hanno notizie dalla diocesi di Nagoya. Monsignor Kikuchi è anche presidente di Caritas internationalis, eletto durante l'assemblea generale di maggio 2023.Patrizia Caiffa