Ex Ilva: don Panico (vicario episcopale), "situazione molto complessa. Come Chiesa vicini alle persone" “Come Chiesa cerchiamo di essere vicini alle persone che lavorano nello stabilimento, soprattutto ora, in un tempo che dovrebbe essere sereno per tutti e non di incertezza come per loro. La situazione per tutti i lavoratori dell’indotto è molto complessa. Allo stesso tempo, è impossibile dimenticare tutte le persone che in seguito a problemi di salute sono inevitabilmente coinvolte in questo conflitto tra salute e lavoro”. A dirlo al Sir è don Antonio Panico, vicario episcopale della diocesi di Taranto per la Pastorale sociale, il lavoro, la giustizia e la custodia del Creato all’indomani della protesta dei sindacati a Palazzo Chigi, dopo l’incontro con il Governo sulla vertenza dell’ex Ilva “Seguiamo con attenzione tutto quel che accade e speriamo in una soluzione definitiva – ha detto don Panico -, o comunque auspichiamo delle proposte che provino a velocizzare quelle lentezze che in questi anni hanno contraddistinto la questione Ilva”. “Indubbiamente – ha spiegato - la speranza è quella di un processo produttivo dell’acciaio che non impatti in modo così sulla salute delle famiglie. Purtroppo quello che registriamo è una situazione molto complessa che evidenzia che una risoluzione del problema per tutte le parti coinvolte è molto lontana e difficile”. “Preghiamo per questo ma ci rendiamo conto che alcune cose potevano essere fatte molto tempo fa – ha concluso il vicario episcopale -. Questo non è bello, ma va sottolineato. I ritardi di questi anni sono stati veramente eccessivi. Il problema si è posto dal luglio 2012 e a dicembre 2023 è cambiato poco o nulla”.Andrea Regimenti