Elezioni El Salvador: vescovi, “Chiediamo il rispetto della volontà del popolo e l'assoluto rispetto delle regole elettorali” La Conferenza episcopale dell’El Salvador (Cedes), in un messaggio diffuso ieri, e presentato durante la abituale conferenza stampa domenicale dal presidente, mons. José Luis Escobar Alas, arcivescovo di San Salvador, prende posizione sul processo elettorale in corso nel Paese, che ruota attorno alla contestata ricandidatura del presidente Nayib Bukele, che ha ufficializzato la decisione, in seguito alle più recenti sentenze del Tribunale supremo elettorale, che ha respinto i ricorsi che erano stati presentati alla luce della Costituzione del Paese. Con la presenza di Bukele, le elezioni del 4 febbraio 2024 di annunciano come una formalità, dato che il presidente, nonostante i suoi discussi “metodi” per affrontare i problemi della sicurezza e della criminalità, gode di un consenso che arriva a toccare anche il 90 per cento. IL 4 febbraio saranno si terranno anche le elezioni parlamentari e comunali. “Rivolgiamo a tutti l’appello a contribuire al bene della nazione, esercitando il proprio diritto e dovere di votare con responsabilità, seguendo la propria coscienza, eleggendo le persone più adatte al bene del nostro Paese, quelle con più valori, e tenendo conto dei piani di gestione che presentano, sia nella sfera esecutiva, legislativa e municipale, in modo che lavorino per il bene comune”, scrivono i vescovi, che aggiungono: “Chiediamo il rispetto della volontà del popolo salvadoregno nel suo diritto di eleggere liberamente e l'assoluto rispetto delle regole elettorali”. L’episcopato invita gli attori della vita politica a sviluppare una campagna civica "basata sul rispetto reciproco e sul massimo rispetto per le persone". Mons. Escobar Alas ha anche riflettuto sui gravi problemi sociali che colpiscono migliaia di famiglie salvadoregne a causa delle disuguaglianze sociali: "Non è un segreto che la nostra storia dall'indipendenza sia stata segnata da un contrasto doloroso: i ricchi che diventano sempre più ricchi contro i poveri che diventano sempre più poveri", ha affermato, ricordando gli anni del terrorismo e chiedendo ancora una volta riparazione per le vittime.Bruno Desidera