Clima e COP 28: Fondazione Beato, "l'educazione è strada di sviluppo di nuovi modelli di crescita e di progresso" Realizzare processi di stabile, reciproca connessione e condivisione, consultarsi sulle tematiche di rispettiva competenza, fare campagna d’informazione comune, individuare azioni condivisibili e diffondere buone prassi. Sono questi alcuni degli impegni assunti dai sottoscrittori del Protocollo di condivisione firmato oggi a San Martino delle Scale, a Monreale, a conclusione dell’incontro su “Clima e COP 28” promosso dalla Fondazione Beato card. Giuseppe Dusmet. Per Cristiano Bevilacqua, responsabile scientifico della Fondazione, nonché dell’Osservatorio giuridico-legislativo della Conferenza episcopale siciliana, “è necessario assumere orientamenti condivisi, sia in una prospettiva interna di approfondimento e confronto, sia in una prospettiva esterna, implementando lo sviluppo sinergico e la coerenza delle decisioni da adottare per affrontare efficacemente la crisi ambientale globale”. E ha aggiunto: “Abbiamo voluto far nostra l’esortazione di Papa Francesco, renderla scelta pratica: ripensare l'economia, la politica, l'educazione è strada di sviluppo di nuovi modelli di crescita e di progresso. Ce ne servono – dice al Sir - e serve che siano inclusivi, solidali e integralmente sostenibili, idonei a superare la povertà e le disuguaglianze, le crisi ecologiche e socio-economiche della ricostruzione di un mondo più giusto nell'era post-pandemica”. Intanto, oltre alla trasmissione del rispetto della casa comune e all’istruzione all’ecologia integrata, si preparano azioni mirate a ridurre le emissioni di gas serra da un lato, e a sostenere e sviluppare le energie rinnovabili dall’altro. Si affaccia all'orizzonte anche l’idea di un progetto concreto: il riuso delle acque reflue come misura virtuosa in un’ottica di economia circolare.Chiara Ippolito