Don Oreste Benzi: don Bonaiuto (Interris.it), cercava “vie per liberare l’oppresso e far vincere l’amore” Don Aldo Buonaiuto, fondatore della testata online Interris.it, ricorda il servo di Dio don Oreste Benzi di cui, in questi giorni, ricorre l'anniversario della salita al cielo. “Stare con don Oreste, trascorrere insieme intere giornate, condividere per anni ogni momento è stata un’esperienza di vita e di fede indimenticabile e irripetibile. Non scorderò mai quel primo incontro al palazzetto dello sport di Fabriano, ascoltare questo sacerdote che mi appariva come era: un gigante, in tutti i sensi. Dopo anni di studio accademico presso le facoltà di filosofia, teologia e antropologia ascoltavo per la prima volta un uomo di Dio che aveva la capacità di trasmetterti un messaggio profondissimo sulla vita di Gesù in un modo semplice e così ben applicabile alla realtà odierna”. Aggiunge: “Lui sapeva vivere con naturalezza ogni piccola cosa, anzi riusciva a renderla preziosa a partire da quell’umanità più debole, più fragile che incontrava. Non poteva fare a meno di amarla più intensamente. Nonostante don Oreste fosse immerso nei problemi e nelle tante, grandi tribolazioni delle persone che accoglieva e sosteneva concretamente nelle sue Case Famiglia in Italia e poi nel mondo, non spegneva mai il suo sorrisone e la sua voglia di trasmettere speranza e gioia. Quando doveva affrontare problematiche importanti diventava un guerriero e specialmente nei contesti mediatici mostrava la sua forza nel dire ciò in cui credeva, nel denunciare le ingiustizie senza preoccuparsi di chi avesse davanti”. Bonaiuto afferma: “Ricordo sempre questo suo modo di approcciarsi anche con i potenti che aveva dinanzi. Se, ad esempio, stavano proponendo provvedimenti legislativi a svantaggio dei più fragili, lui non calibrava e né risparmiava la denuncia di quella che lui riteneva un’ingiustizia insopportabile. L’amore per il prossimo fuso all’amore che nutriva per Gesù e anche per la Vergine Maria, lo faceva essere una colonna della Chiesa ben salda, credibile e insostituibile”. “Anche dentro la Chiesa non fu sempre accolta la sua linea di pensiero perché era di rottura con tutto ciò che portava stagnazione e ipocrisia. Era avanti, a volte troppo, e così non sempre le strutture ecclesiastiche riuscivano a stargli dietro. A don Benzi piaceva vedere l’umanità in rivoluzione al fine di trovare le vie per liberare l’oppresso e far vincere l’amore, e per questo aveva il coraggio di osare”.Gianni Borsa