Diocesi lombarde: indagine su oratori e volontariato. “Terreno fertile per la crescita dell’impegno per il bene comune” “Nel contesto lombardo gli oratori svolgono un ruolo storicamente rilevante non soltanto nell’ambito della formazione religiosa, ma anche in quella civile e sociale dei cittadini. Uno dei tratti peculiari dell’oratorio è dato dal fatto che il suo funzionamento si regge sulla partecipazione attiva dei volontari intesi come espressione visibile della gratuità e dell’intento educativo e testimoniale della comunità cristiana verso i più giovani”. Lo si legge nella corposa ricerca (140 pagine) intitolata “La Casa del Dono. Indagine sugli oratori lombardi e il volontariato”, presentata oggi a Brescia. Si tratta di un contributo di Odl (sigla di Oratori diocesi lombarde), in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, per celebrare la Giornata nazionale del dono (4 ottobre). “In un contesto attraversato da forti cambiamenti e caratterizzato da consistenti spinte verso il logoramento dei legami sociali”, Odl ha realizzato, con il supporto del Cesvopas (Centro studi sul volontariato e la partecipazione sociale) dell’Università Cattolica di Brescia, “uno studio esplorativo con l’obiettivo di comprendere in che modo gli oratori riescano ad essere anche oggi un terreno fertile per la crescita di quella cultura del dono e dell’impegno per il bene comune che sta alla base dei processi di rigenerazione dei legami sociali, comunitari, ecclesiali e civili”. Come nasce una cultura del volontariato? Dove e come si forma e cresce la sensibilità e la disponibilità al volontariato? Che cosa la favorisce? Sono alcune delle domande su cui i relatori hanno svolto riflessioni a partire dai risultati dell’indagine, realizzata e pubblicata anche grazie al contributo di Regione Lombardia. Sono intervenuti: Giovanni Panzeri, direttore di sede dell'Università Cattolica di Brescia; Pierluigi Malavasi, direttore del dipartimento di Pedagogia dell’Università Cattolica; don Stefano Guidi, coordinatore di Odl (Oratori diocesi lombarde); mons. Pierantonio Tremolada, vescovo di Brescia; Diego Mesa, coordinatore della ricerca; Livia Cadei, direttrice di Cesvopas. Conclusioni di mons. Maurizio Gervasoni, vescovo di Vigevano e delegato della Conferenza episcopale lombarda per la pastorale giovanile.Gianni Borsa