30° attentati a chiese di Roma: Gualtieri (sindaco), "memoria serve per tramandare alle giovani generazioni i valori sani della democrazia" “A trent’anni dai vili attentati mafiosi a San Giovanni in Laterano e San Giorgio al Velabro, l’amministrazione di Roma è qui a mantenere vivo il ricordo di quegli eventi". Lo dichiara Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, in occasione in occasione del trentennale degli attentati alle chiese di San Giovanni in Laterano e San Giorgio in Velabro, ad opera della mafia. Proprio in occasione dei 30 anni da quel 28 luglio 1993, Libera, comune di Roma e diocesi di Roma promuovono venerdì 28 luglio alle ore 00,04 (notte tra il giovedì e venerdì) una fiaccolata di memoria e impegno con partenza San Giovanni in Laterano e arrivo a Piazza San Giorgio in Velabro. "L’esercizio della memoria è sempre necessario, è un dovere morale e civile per impedire che il passato si ripeta, per tramandare alle giovani generazioni i valori sani della democrazia e per creare basi sempre più solide per il futuro - prosegue il sindaco di Roma -. La società civile, con tutto il mondo dell’associazionismo cattolico e laico, si ribellò in modo compatto a quelle intimidazioni così efferate nei confronti della Repubblica e della Chiesa, facendo muro di fronte a quella violenza inconsulta, rafforzando quel movimento dal basso che ancora oggi dà i suoi frutti nella lotta alle mafie". Libera, per Gualtieri, "ne è l’espressione più evidente. Il movimento di don Ciotti non solo tiene vivo di generazione in generazione il sentimento di rifiuto verso qualsiasi forma di mafia, ma dimostra anche come, la legalità, porti benefici importanti ai territori e ai cittadini che li abitano. Una società sana genera economia sana, lavoro pulito e benessere collettivo anche attraverso la restituzione dei beni confiscati alla collettività". "La presenza compatta delle istituzioni, delle forze dell’ordine, di un’intera comunità alla fiaccolata è un segno tangibile del sostegno a tutte quelle realtà associative, donne e uomini, ragazze e ragazzi, che ogni giorno lottano contro il malaffare", conclude il sindaco. Con Libera, comune di Roma e diocesi di Roma, hanno aderito alla fiaccolata Acli, Agesci, Comunità di Sant'Egidio, Azione Cattolica, Arci, Cngei, Legambiente, Cgil e Uil. Tante piccole luci attraverseranno le strade di Roma per ricordare tutte le vittime delle mafie e per dire Roma non dimentica e rilanciare la lotta alla mafia che uccide la speranza, semina terrore e ruba il nostro futuro e valorizzare l’opera di tante realtà, laiche e cattoliche, istituzionali e associative, impegnate per il bene comune, per la dignità e la libertà delle persone.Gigliola Alfaro