Ue: prorogate le agevolazioni commerciali per l'Ucraina. “Cereali necessari per nutrire il mondo” “La sospensione dei dazi all'importazione, dei contingenti e delle misure di difesa commerciale (‘misure commerciali autonome’) per le esportazioni ucraine nell'Unione europea è in vigore per un altro anno. Questo importante tributo al fermo sostegno dell'Ue all'Ucraina contribuirà ad alleviare la difficile situazione in cui si sono venuti a trovare i produttori e gli esportatori ucraini a seguito dell'aggressione militare non provocata e ingiustificata da parte della Russia”. Lo si legge in un comunicato diffuso ieri sera a Bruxelles. L'Ue – vi si spiega – sta gradualmente eliminando, entro il 15 settembre 2023, le misure preventive eccezionali e temporanee adottate il 2 maggio 2023 sulle importazioni di frumento, granturco, colza e semi di girasole dall'Ucraina nell'ambito della salvaguardia eccezionale prevista dal regolamento sulle misure commerciali autonome. “L'ambito di applicazione di queste misure è ulteriormente ridotto da 17 a 6 linee tariffarie per i 4 prodotti in questione”. Le misure temporanee e mirate sono state adottate a causa di strozzature logistiche relative a tali prodotti in Bulgaria, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia e a condizione che gli Stati membri non mantengano misure restrittive. “L'eliminazione graduale consentirà di apportare miglioramenti significativi ai corridoi di solidarietà e di far fronte alle sfide connesse all'esportazione dei cereali ucraini in quest'annata”. “Tali misure continuano a essere necessarie per un periodo di tempo limitato, date le circostanze eccezionali” dovute ai problemi logistici e alla limitata capacità di stoccaggio dei cereali prima della stagione di raccolta registrata in cinque Stati membri. “Come convenuto, è stata istituita una piattaforma comune di coordinamento per gestire gli sforzi profusi dalla Commissione, dalla Bulgaria, dall'Ungheria, dalla Polonia, dalla Romania e dalla Slovacchia, come pure dall'Ucraina, per migliorare il flusso degli scambi commerciali tra l'Unione e l'Ucraina, compreso il transito di prodotti agricoli lungo i corridoi”. “Le misure eccezionali e temporanee sono pienamente in linea con il fermo impegno dell'Unione europea a sostenere l'Ucraina e a preservarne le capacità di esportare i cereali che sono fondamentali per nutrire il mondo e mantenere bassi i prezzi dei prodotti alimentari, di fronte alle sfide poste dall'aggressione russa non provocata nei confronti dell'Ucraina e della sua popolazione civile”.Gianni Borsa