Francia: proteste contro la riforma delle pensioni. Mons. de Moulins-Beaufort (vescovi francesi), sono “un sintomo allarmante dello stato del tessuto sociale” Forte preoccupazione dei vescovi francesi per il clima di tensione altissima che sta mettendo in agitazione tutto il paese a causa delle proteste, anche violente, contro la riforma delle pensioni in Francia. "Sono un sintomo, un sintomo allarmante dello stato del tessuto sociale”. A dirlo è stato il presidente della Conferenza episcopale di Francia (Cef), mons. Eric de Moulins-Beaufort, aprendo questa mattina a Lourdes l’assemblea plenaria dei vescovi francesi. Profondamente impegnato a mettere in campo le riforme necessarie per contrastare la piaga degli abusi sessuali nella chiesa, è la prima volta che l’episcopato francese prende la parola sulle manifestazioni. “La crisi intorno alla riforma delle pensioni – ha detto mons. Eric de Moulins-Beaufort nel suo discorso che è stato diffuso alla stampa - mette fortemente in questione i processi di concertazione e le decisioni collettive previste dalle nostre istituzioni o almeno, la loro concreta applicazione". “Le violenze che abbiamo visto a margine di alcune manifestazioni nei giorni scorsi – ha proseguito l’arcivescovo -, le violenze commesse da alcuni gruppi che fanno della violenza un'arma politica, i drammi a volte causati dalle reazioni non sempre sufficientemente controllate da chi serve l'ordine pubblico, turbano i nostri concittadini; sono un sintomo, un sintomo allarmante dello stato del tessuto sociale”. Anche oggi, sarà una giornata difficile. Da Parigi a Nizza, da Lione a Bordeaux, da Nantes a Montpellier, sono 240 le manifestazioni organizzate oggi in tutto il Paese contro l'innalzamento dell'età pensionabile a 64 anni a una settimana dal voto finale in Parlamento. I vescovi da Lourdes assicurano: “Pregheremo insieme anche per il nostro Paese, attraversato da fratture difficili da superare, per i nostri concittadini preoccupati per il loro futuro e quello dei loro figli. Pregheremo per i nostri leader politici incaricati di tracciare percorsi per il futuro che possano costituire un bene comune per tutti, dal quale tutti siano, in un modo o nell'altro, rafforzati, cresciuti, incoraggiati a vivere”.M. Chiara Biagioni