Sinodo: frére Alois, "aiutare i giovani che sono in cammino ma non hanno un legame con la Chiesa istituzionale" "Una grande opportunità per esprimere passi verso l’unità”. Così frére Alois, priore della Comunità di Taizé, ha definito l’evento “Together” e la veglia ecumenica, in programma dal 29 settembre al 1° ottobre in preparazione al Sinodo. “Grazie a Papa Francesco, che ci ha aperto la strada e incoraggiato a sognare”, ha detto il religioso esprimendo gratitudine al Santo Padre per l’iniziativa del cammino sinodale, definito n evento “non solo dei delegati, ma del popolo di Dio”. La veglia del 30 settembre, ha precisato il priore della Comunità di Taizé, “è aperta a tutti, non solo ai giovani: sarà una comune preghiera in ascolto della Parola. Preghiera e silenzio, come un forte segno di conversione, di amicizia, di unità e di pace”. L’iniziativa, ha precisato frére Alois, non è stata preparata solo dalla Comunità di Taizé, “ma ha visto una preparazione ecumenica frutto di molte e diverse realtà ecclesiali”: “Insieme, nello stesso luogo e con lo stesso obiettivo: vivere l’uno accanto all’altro, partendo dal bisogno dell’altro e dall’importanza del prendere coscienza del battesimo come itinerario ecumenico. Il battesimo ci unisce: non siamo perfetti, ma concretamente uniti in esso”. Per il priore di Taizé, “lo spirito del Sinodo non consiste solo in discussioni: vogliamo pregare insieme, in questo tempo di crescente polarizzazione, per esprimere l’unità di Cristo”. “Aiutare i giovani che sono in un cammino spirituale, in ricerca, ma che non hanno un legame forte con la Chiesa istituzionale”, ha aggiunto, è una delle priorità del cammino sinodale: “E’ una questione che diventa sempre più importante, e per la quale possiamo lavorare insieme, come chiese, all’interno del Sinodo, che è un evento ecumenico e spirituale”.M.Michela Nicolais