Papa Francesco: udienza, "l'accompagnamento spirituale aiuta a smascherare equivoci e pensieri falsi e velenosi" “L’accompagnamento spirituale, se è docile allo Spirito Santo, aiuta a smascherare equivoci anche gravi nella considerazione di noi stessi e nella relazione con il Signore”. Ne è convinto il Papa, che nell’ultima catechesi dedicata al discernimento, pronunciata in Aula Paolo VI, ha citato “diversi esempi di colloqui chiarificatori e liberanti fatti da Gesù”, come quello con la Samaritana, con Zaccheo o Nicodemo. “Le persone che hanno un incontro vero con Gesù non hanno timore di aprirgli il cuore, di presentare la propria vulnerabilità e inadeguatezza, la propria fragilità”, ha osservato Francesco: “In questo modo, la loro condivisione di sé diventa esperienza di salvezza, di perdono gratuitamente accolto. Raccontare di fronte a un altro ciò che abbiamo vissuto o che stiamo cercando aiuta anzitutto a fare chiarezza in noi stessi, portando alla luce i tanti pensieri che ci abitano, e che spesso ci inquietano con i loro ritornelli insistenti”. “Quante volte, nei momenti bui - ha raccontato il Papa - ci vengono pensieri così: ‘Ho sbagliato tutto, non valgo niente, nessuno mi capisce, non ce la farò mai, sono destinato al fallimento’. Pensieri falsi e velenosi, che il confronto con l’altro aiuta a smascherare, così che possiamo sentirci amati e stimati dal Signore per come siamo, capaci di fare cose buone per lui. Scopriamo con sorpresa modi differenti di vedere le cose, segnali di bene da sempre presenti in noi”.M.Michela Nicolais