Terra Santa: Gerusalemme, prosegue il restauro del pavimento del Santo Sepolcro. Patton (Custode), “siamo a buon punto” Al convento di San Salvatore, a Gerusalemme, i responsabili delle Chiese che hanno promosso il restauro della pavimentazione della basilica del Santo Sepolcro, si sono incontrati per la presentazione sullo stato di avanzamento dei lavori. A dare oggi la notizia è la Custodia di Terra Santa. Erano presenti il patriarca greco-ortodosso di Gerusalemme, Theophilos III, il rappresentante del patriarca armeno di Gerusalemme, arcivescovo Nourhan Manoughian, padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa e padre Dobromir Jasztal, responsabile del progetto. Di “progetto molto importante” ha parlato il patriarca Theophilos III e di “sfida che ogni passo rappresenta”. Per padre Jasztal, “il progetto del restauro del pavimento del Santo Sepolcro, non solo è sensibile o delicato, ma è molto complesso perché dipende diversi aspetti della situazione del pavimento stesso e da diverse tappe che lo stesso restauro comporta. La prima tappa riguardava il progetto dello scavo archeologico che sta continuando. La seconda tappa è quella del restauro delle pietre del pavimento, le pietre storiche e la sostituzione di quelle mancanti con nuove pietre, compatibili con il pavimento esistente, che sarà restaurato. La tappa che abbiamo presentato oggi è molto importante perché comprende le infrastrutture che verranno installate sotto il pavimento e finalmente, ci permetterà preparare l’esecuzione della pavimentazione”. Francesca Romana Stasolla, archeologa dell’Università La Sapienza di Roma ha affermato: “Andiamo avanti per settori: in questo momento stiamo affrontando lo scavo di parte della Rotonda e di parte della navata nord, quindi nel triportico del complesso costantiniano. La cosa importante è che lavoriamo in sinergia con i colleghi restauratori, con i colleghi che si occupano degli impianti e noi che ci occupiamo degli scavi archeologici. Lavoriamo in stretta collaborazione perché questo è un unico grande progetto in cui le cose vanno avanti insieme”. “Siamo a buon punto – ha spiegato il Custode Patton - Stiamo concordando la parte di lavoro che va fatta sotto il pavimento, le infrastrutture, che saranno poi anche a beneficio dei pellegrini delle tre comunità e questo è funzionale all’accoglienza dei pellegrini che, finiti i lavori di restauro, potranno entrare in un ambiente molto più accogliente, direi anche molto più bello dal punto di vista estetico e al tempo stesso anche molto più funzionale per loro stessi”. Da qui l’invito del Custode ai pellegrini a “venire con fiducia, di non avere paura anche se sentono ogni tanto qualche notizia strana. La Terra Santa è sicura e soprattutto è sicura per i pellegrini che hanno come fonte della loro sicurezza la fede in Dio”. I lavori per il restauro del pavimento nella Basilica del Santo Sepolcro sono iniziati ufficialmente lo scorso 14 marzo. Daniele Rocchi