Giornata mondiale poveri: mons. Fisichella, "l'anno scorso abbiamo aiutato più di 500 famiglie a pagare le bollette" "Focalizzare bene quali siano le necessità delle famiglie più disagiate che vivono qui a Roma". E' l'impegno per la Giornata mondiale dei poveri, illustrato da mons. Rino Fisichella, arcivescovo titolare di Voghenza, durante la presentazione - in sala stampa vaticana - del Messaggio per la Giornata mondiale dei poveri, in programma il 13 novembre. "Ogni anno assistiamo a povertà più recenti", ha osservato Fisichella rispondendo alle domande dei giornalisti: "lo scorso anno è stato l'anno delle bollette: aver aiutato più di 500 famiglie è stato molto significativo, altrimenti si ritrovano nella condizione per cui viene tolto il riscaldamento, la corrente elettrica, l'acqua, gli elementi essenziali per poter vivere. Quest’anno potrebbero esserci delle difficoltà per le provviste della farina". Interpellato a proposito di due tradizionali eventi organizzati dalla competente sezione del Dicastero per la Giornata - il pranzo del Papa con i poveri e il presidio sanitario allestito in piazza San Pietro - Fisichella ha ricordato che in questi due anni non si sono potuti realizzare a causa delle disposizioni sanitarie per la pandemia, ma ha auspicato che possano riprendere quest'anno. Oltre alle povertà materiali, ha aggiunto, ci sono le povertà immateriali che sono frutto del "disagio esistenziale, tipico della cultura secolarizzata": di fronte ad esse, ha osservato Fisichella, la Chiesa "ha un compito profetico fondamentale, che per molti versi solo lei chiamata a svolgere perché fa parte del suo mandato. E diventa capacità di denuncia per cercare le cause che provocano queste emergenze. Rimuovere tali cause richiede un grande impegno, a livello culturale innanzitutto, da cui non si può prescindere: accade che tante volte la voce della Chiesa venga emarginata, ma questo rende più forte il suo grido perché si punta alla dignità della persona".  M.Michela Nicolais