America Latina: mons. Cabrejos (Celam), “Conferenza di Aparecida ha alimentato processo sinodale che viviamo oggi” Sono iniziate ieri ad Aparecida con la recita di un rosario, presieduta dal presidente del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), mons. Miguel Cabrejos, le celebrazioni per i 15 anni della V Conferenza generale dell’episcopato latinoamericano, che culmineranno oggi con una celebrazione eucaristica presieduta da dom Walmor Oliveira de Azevedo, presidente della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile. Sempre ieri, negli spazi del santuario nazionale brasiliano è stato inaugurato lo “Spazio della memoria”, un’esposizione permanente dedicata alla Conferenza di Aparecida, con foto, pannelli informativi e documenti. La ricorrenza viene vissuta in tutto il Continente, grazie anche a un sussidio di preghiera diffuso dal Celam. In un messaggio, mons. Cabrejos, scrive: “Il processo sinodale che stiamo vivendo oggi e che, per il Consiglio episcopale latinoamericano rappresenta un impegno per l’attuazione delle sfide pastorali emerse dall'Assemblea ecclesiale celebrato nel novembre 2021, è stato alimentato dall’esperienza ecclesiale di Aparecida e dalla sua spinta missionaria. Di questo non abbiamo dubbi!”. Il presidente del Celam evidenzia che “assumendo l’opzione preferenziale per i poveri e le grida della madre terra, attraverso la metodologia ‘vedere-giudicare-agire’, Aparecida si situa in continuità con le quattro Conferenze generali che l’hanno preceduta: Rio de Janeiro (1959), Medellín (1968), Puebla (1979) e Santo Domingo (1992)”. Conclude mons. Cabrejos: “Oggi, il nostro servizio al santo popolo di Dio e a tutti gli uomini e donne di buona volontà del Continente ci conferma nella necessità di esserlo discepoli missionari in uscita, per portare la missione permanente nel nuovo areopago della nostra storia e ai confini geografici ed esistenziali, dove riconoscere i volti sofferenti di Cristo e assumere con decisione una conversione pastorale permanente, proprio a partire dal nostro incontro con Gesù Cristo. In questo modo vogliamo rafforzare la missione, la comunione ecclesiale, la collegialità e sinodalità”.Redazione