Domenica delle Palme: mons. Seccia (Lecce), "l'arma del credente è la speranza" "Sia una settimana di gioia. Perché, nonostante il rumore delle bombe che ammazzano e distruggono e, nonostante la pandemia ancora non ci abbia lasciati definitivamente, il credente ha sempre 'un’arma in più': la speranza". Lo scrive l'arcivescovo di Lecce, mons. Michele Seccia, in vista della Domenica delle Palme, a Portalecce. "Essa procura gioia nel cuore - aggiunge -. Ed è quella stessa speranza che per me è fonte di commozione e di gioia quando sperimento la generosità di tante nostre famiglie, delle comunità parrocchiali, della Caritas diocesana, delle associazioni di volontariato… aprono le loro porte per accogliere chi è disperato per la paura di non poter più rivedere un figlio, un marito, un padre… Di non poter più tornare nella propria terra, di non poter più essere ciò che era prima della follia di una guerra 'sacrilega', come l’ha definita il Papa". Dall'arcivescovo il "grazie", per "la speranza che state regalando a questi 'poveri Cristi'”. "Più di tutti noi, loro sono vicini a Cristo che sale il Calvario e apre le braccia per essere inchiodato e crocifisso. Contemplando in questi giorni il suo volto trafitto dalle spine, pensiamo a chi fugge dalla guerra senza speranza e, con la palma benedetta in mano, preghiamo il Cristo morto e risorto affinché tacciano le armi e torni a regnare la pace". L'augurio dell'arcivescovo è quello di "una settimana di gioia perché la croce di Cristo abbracciata con amore mai porta alla tristezza, ma alla certezza di essere salvati". "Ci è garantita la felicità senza fine se saremo capaci di credere - 'senza se e senza ma' - che la misericordia del Padre non conosce limiti. Approfittiamone in questa settimana: cerchiamo il parroco, un prete, un religioso, e affidiamo al perdono di Dio le nostre miserie, piccoli o grandi che siano, sicuri che Egli non si vergognerà di noi ma anzi, siederà accanto a noi e con noi farà festa".Filippo Passantino