“Il Ticino”, da una grande storia la forza per un futuro importante

Non è solo una data sul calendario, da ricordare e festeggiare. I 130 anni di vita de “il Ticino”, che celebriamo con questo numero speciale, rappresentano un traguardo straordinario e uno stimolo per il futuro.

foto SIR/Marco Calvarese

Non è solo una data sul calendario, da ricordare e festeggiare. I 130 anni di vita de “il Ticino”, che celebriamo con questo numero speciale, rappresentano un traguardo straordinario e uno stimolo per il futuro. La nostra gratitudine va prima di tutto al Cardinale Agostino Riboldi, il Vescovo che nel 1891 ebbe la felice intuizione di fondare un giornale per far sentire la voce della Chiesa pavese. Era la stagione della “Rerum Novarum”, la famosa enciclica con la quale Papa Leone XIII incoraggiò una nuova prospettiva sulla dottrina sociale della Chiesa. Nel corso di oltre un secolo di storia, “il Ticino” ha confermato la sua autorevole presenza all’interno della società pavese, grazie al sostegno dei Vescovi che hanno guidato la nostra Diocesi, alla guida illuminata dei suoi direttori (un nome su tutti resta quella di Mons. Carlo Bordoni, la cui direzione resta impareggiabile nella storia del giornale diocesano) e alla collaborazione di tanti religiosi e laici. Un compito che con orgoglio continuiamo a portare avanti ogni giorno, nonostante le ben note difficoltà dell’editoria (che colpiscono in particolare la carta stampata) e la gravissima crisi provocata dalla pandemia. Il fatto di essere sempre usciti nelle edicole e nelle parrocchie anche nel periodo più difficile dell’emergenza sanitaria (durante il lockdown della primavera 2020) è servito a rinsaldare il rapporto con i nostri lettori (ai quali mando un grazie riconoscente e un grande abbraccio), come confermano i risultati confortanti per copie vendute in edicola e abbonamenti (con un incremento in particolare di quelli online). “il Ticino” continua ad essere al fianco del Vescovo Corrado Sanguineti (che ringraziamo per la vicinanza che ci dimostra sempre), per aiutarlo a diffondere il messaggio del Vangelo in ogni situazione, comprese anche quelle apparentemente più lontane dagli ambiti ecclesiastici. Il pubblico dimostra di gradire l’impostazione data al settimanale diocesano, un giornale che racconta quanto accade a Pavia e nel territorio, mette a confronto diverse opinioni per stimolare un confronto costruttivo, e dà voce alle associazioni (in particolare al mondo del volontariato, la risorsa forse più preziosa della nostra provincia). “il Ticino” è sempre più integrato con il sito (www.ilticino.it), i suoi social (su Facebook, Twitter e Instagram) e con i canali social della Diocesi, moderni media che negli ultimi due anni hanno aumentato in maniera significativa i loro contatti.
Mi sento di ringraziare di cuore i colleghi della redazione Matteo Ranzini e Simona Rapparelli, Antonio Azzolini (nel suo ruolo di direttore esecutivo), Riccardo e Simone Azzolini alla guida della concessionaria di pubblicità (che da anni continua a migliorare i propri risultati, con fatturati in continua crescita), la nostra segretaria Simona Negri, Bruno Donesana (che ha contribuito alla nuova veste grafica del giornale, molto apprezzata dai lettori). Grazie all’economo don Gabriele Romanoni, al consiglio dell’Opera Pia per la Dottrina Cristiana (editore de “il Ticino”), ai sacerdoti che ci sono vicini. Grazie infinite anche gli sponsor (sempre più numerosi) che ci sostengono con generosità e dimostrano di credere nella forza comunicativa del settimanale diocesano.
Speriamo di veder crescere ancora la rete di parrocchie a sostegno del settimanale diocesano. “il Ticino” è una ricchezza per tutta la Diocesi: facciamolo crescere ancora, forti di una storia che trasmette sicurezza e orgoglio.

(*) direttore “Il Ticino” (Pavia)

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