Il regalo di Natale della Regione

La Regione Piemonte ha risposto tempestivamente e positivamente alla richiesta presentata dalle Residenze Assistenziali di tutti i generi del Piemonte e sostenute anche dall’appello dei vescovi e della Tavola valdese. La delibera di Giunta appena disposta dà un sostegno importante, 41 milioni di euro, primo passo per la continuità di 1800 strutture di persone in difficoltà (residenze per anziani, strutture per disabili, per pazienti psichiatrici, per minori, per le dipendenze), cui fanno riferimento in tutto oltre 52.000 ospiti e 40.000 operatori specializzati.

La Regione Piemonte ha risposto tempestivamente e positivamente alla richiesta presentata dalle Residenze Assistenziali di tutti i generi del Piemonte e sostenute anche dall’appello dei vescovi e della Tavola valdese.
La delibera di Giunta appena disposta dà un sostegno importante, 41 milioni di euro, primo passo per la continuità di 1800 strutture di persone in difficoltà (residenze per anziani, strutture per disabili, per pazienti psichiatrici, per minori, per le dipendenze), cui fanno riferimento in tutto oltre 52.000 ospiti e 40.000 operatori specializzati.
È un segnale di buona politica, quella che è attenta alle necessità dei più deboli, che dialoga anche con le istituzioni religiose, che tiene conto del disagio e della complessità delle situazioni.
La nostra area diocesana, di 100.000 abitanti, ha circa il 2,50% della popolazione regionale, ma sente in modo più acuto il disagio delle Residenze Protette per due specifici fattori.
Il primo è che la nostra zona è prevalentemente formata da piccoli paesi con una percentuale di anziani molto elevata; la seconda, che in conseguenza di questa situazione, dell’intraprendenza di comunità locali, civili e religiose e soprattutto della pionieristica Opera Diocesana di Assistenza, abbiamo nel territorio tante istituzioni assistenziali che accolgono anche persone provenienti da altre parti del Piemonte, che trovano in Monferrato clima, spazi, professionalità e attenzioni molto ricercate.
Ora con l’approvazione del Consiglio Regionale si darà attuazione al provvedimento: ma si dovrà continuare con i corsi di formazione professionale, con Borse di Studio per infermieri ed OSS. In pratica, programmare il lungo periodo.
Ma bene per il primo passo. E dai più fragili, dagli anziani, dai malati e dai poveri, l’incoraggiamento a proseguire.

(*) direttore “La Vita Casalese” (Casale Monferrato)

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