La strada per il rilancio di Pavia

Il recente evento “Pavia verso il futuro”, promosso da Assolombarda, ha offerto indicazioni importanti sulle strategie da seguire per l’atteso rilancio del nostro capoluogo e dell’intero territorio. La strada è tracciata: per riuscire a percorrerla è necessario che tutti gli attori coinvolti (istituzioni, imprese e Università) viaggino insieme.

Il recente evento “Pavia verso il futuro”, promosso da Assolombarda, ha offerto indicazioni importanti sulle strategie da seguire per l’atteso rilancio del nostro capoluogo e dell’intero territorio. La strada è tracciata: per riuscire a percorrerla è necessario che tutti gli attori coinvolti (istituzioni, imprese e Università) viaggino insieme. Nel 2021 dovrebbero arrivare i primi importanti finanziamenti dall’Unione Europea, inseriti nel pacchetto di misure a sostegno degli Stati per far fronte all’emergenza Covid-19. Se Pavia non vuole essere tagliata fuori dalla ripartizione delle risorse (come è capitato più volte in passato) deve avere la forza di presentarsi come un “sistema unitario” in grado di elaborare progetti innovativi. Nicola de Cardenas, presidente della sede di Pavia di Assolombarda, ha spiegato di immaginare in futuro “la provincia di Pavia come una grande area verde, a pochi chilometri da Milano, con infrastrutture di collegamento efficienti; digitalmente interconnessa; popolata di imprese innovative, ad alta tecnologia”. Non è un libro dei sogni. E’ uno scenario che si può realizzare se Pavia riuscirà a creare il giusto “spirito di gruppo” e a sfruttare le sue eccellenze, a partire dall’Università. Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, ha definito il nostro Ateneo un “ecosistema capace di favorire innovazione, creazione di valore e trasferimento tecnologico”. Sta per passare l’ultimo treno che può portare Pavia e il suo territorio in una dimensione internazionale. Se lo perdiamo, dovremo rassegnarci a un ruolo di secondo piano.

(*) direttore “Il Ticino” (Pavia)

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