Più abbonati: un impegno da condividere insieme

Con gennaio inizia un nuovo anno, ripartono una serie di attività, di scelte, di progetti. È lo scorrere del tempo cadenzato, che ritma anche le nostre vite. Questo iniziare e finire ogni anno, porta con sé (tanto per le vite personali quanto per le realtà ecclesiali, istituzionali, aziendali, e molte altre) l’essenziale attività della verifica, bilancio e della programmazione. Ogni anno è diverso, ogni anno offre nuove opportunità ma anche incognite e fatiche.

Con gennaio inizia un nuovo anno, ripartono una serie di attività, di scelte, di progetti. È lo scorrere del tempo cadenzato, che ritma anche le nostre vite. Questo iniziare e finire ogni anno, porta con sé (tanto per le vite personali quanto per le realtà ecclesiali, istituzionali, aziendali, e molte altre) l’essenziale attività della verifica, bilancio e della programmazione. Ogni anno è diverso, ogni anno offre nuove opportunità ma anche incognite e fatiche.
Con il 2020 c’è un doppio inizio: di anno e di decennio. Pochi quelli che riescono a formulare una programmazione decennale. Il tempo corre così veloce che è già tanto riuscire a fare una programmazione annuale. Così anche per un giornale come il nostro, che cammina con la propria Chiesa, fa proprio il passo delle donne e degli uomini dei nostri territori, assume le speranze e le preoccupazioni che abitano le nostre comunità. Ma il settimanale diocesano è anche un’azienda e basa la programmazione anche su numeri, piani editoriali, calendari di attività.
Il 2019, terminato da poco, è stato un anno importante per La Voce dei Berici, concluso in modo quanto mai significativo con la Festa che ha visto una partecipazione, oltre le attese, di lettori e partners.
Quell’appuntamento ha sintetizzato in sé il senso stesso del nostro esserci: il rapporto sempre più intenso, autentico e concreto con i nostri lettori, il legame strutturale con la nostra Chiesa locale che è da sempre il mandato del nostro giornale, la capacità di accettare le sfide di nuovi linguaggi, di raccontare storie vere che parlino della vita e alla vita.
Noi ripartiamo da lì, sentendo tutta la responsabilità di rilanciare il patto con i lettori e le lettrici in modo qualificato, fedele alla propria storia e al contempo sempre nuovo, un patto che vogliamo allargare sempre più. In tale prospettiva si inserisce l’impegno del Vescovo, dell’Editore con il Cda e di tutta La Voce dei Berici per fare in modo che possa crescere il numero di lettori che ci segue. È un obiettivo impegnativo ma assolutamente realistico considerata l’ampiezza della Diocesi e la vivacità che essa esprime nelle sue diverse manifestazioni.
L’aumento di abbonati risponde a due esigenze fondamentali: far circolare sempre più le “buone notizie” con cui costruiamo settimanalmente il giornale e avere le risorse necessarie per garantire un prodotto sempre di qualità in grado di rispondere in modo positivo alla sfida di essere “un giornale di prossimità”, che coniuga “diocesanità” (nessuna testata racconta la vita della nostra Chiesa locale come il nostro settimanale) con “laicità” ovvero la capacità di stare anche sui temi che animano il dibattito della città, tematiche politiche piuttosto che culturali, economiche piuttosto che morali.
Su tale versante confermiamo l’impegno a essere strumento e luogo che sollecita e favorisce il dibattito costruttivo, aperto, rispettoso ispirato al Vangelo e al Magistero.
Crescere come “comunità” de La Voce dei Berici deve diventare, dunque, non solo un nostro obiettivo ma un traguardo da condividere anche con tutti i lettori che già ci seguono. Ecco dunque l’invito per questo 2020: rinnovare l’abbonamento e trovare un nuovo abbonato. In fin dei conti lo sappiamo, il passaparola funziona molto di più di tante altre pubblicità.
E allora rinnova anche tu il tuo abbonamento e … passa parola!

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