“È un’occasione preziosa di confronto e dialogo anche per individuare soluzioni concrete ai problemi vecchi e nuovi”. Lo ha detto, in un videomessaggio, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a proposito degli Stati generali della Protezione civile aperti oggi a Roma. “Ci siamo occupati – prosegue – di dotare la nazione di un quadro normativo più semplice e chiaro per affrontare la fase successiva a una calamità naturale. È da poco diventato legge il Codice della ricostruzione che stabilisce a monte chi deve fare cosa, garantisce velocità ed efficienza a tutti i processi decisionali e fissa tempi certi per superare l’emergenza. Norme che considero fondamentali per dire basta a ricostruzioni infinite, per scongiurare lo spopolamento dei territori colpiti e sostenere la loro ripresa economica, produttiva e sociale. Se ricostruire è sempre un costo, prevenire è sempre un investimento. Ecco perché il governo ha scelto di ripartire dalla cultura della prevenzione, partendo dalla scuola e dai giovani”. È dunque “decisivo – continua – conoscere la vulnerabilità del territorio in cui si vive e sapere quali sono i comportamenti corretti da adottare. È una sfida ambiziosa che il governo non ha avuto paura di raccogliere, grazie al lavoro dei dipartimenti della Protezione civile e di Casa Italia”. La prevenzione è il primo obiettivo a tutti i livelli, “come stiamo dimostrando nei Campi Flegrei dove siamo intervenuti con grande celerità e dove stiamo portando avanti un piano di messa in sicurezza con ritmi serrati anche grazie all’investimento di circa mezzo miliardo di euro”. Gli Stati generali, come ricorda Meloni, si svolgono in coincidenza con il terremoto de L’Aquila. “Sedici anni fa – afferma – siamo stati feriti e ci siamo saputi rialzare”.