Olimpiadi 2024: i Paesi caraibici spiccano nell’atletica leggera. Mons. Malzaire (Castries) al Sir, “ Julien Alfred ambasciatrice per ogni giovane di Santa Lucia”

(Foto ANSA/SIR)

Piccoli puntini sulla carta geografica, ma popolati da atleti con la corsa nel sangue. Come in altre edizioni dei Giochi olimpici – e forse più che in qualsiasi altra occasione -, con l’arrivo nel programma di Parigi 2024 dell’atletica leggera, il medagliere ha iniziato a essere frequentato dai piccoli Paesi del Mar dei Caraibi. Al di là delle medaglie degli atleti giamaicani, da decenni presenza fissa ai piani alti dell’atletica leggera internazionale, spiccano i nomi di due campionesse: Thea Lafond della Dominica, vittoriosa nel salto triplo e prima medaglia d’oro, e soprattutto Julien Alfred, capace di regalare alla piccola isola di Santa Lucia la medaglia d’oro nella gara regina, i 100 metri, e l’argento nei 200 metri. Un successo che non lascia insensibile mons. Gabriel Malzaire, arcivescovo di Castries, capitale di Santa Lucia e luogo di nascita della ventitreenne regina della velocità. “Santa Lucia – afferma interpellato dal Sir – ha già avuto importanti riconoscimenti a livello internazionale, come i premi Nobel Arthur Lewis per l’Economia e Derek Walcott per la Letteratura. Il risultato di Julien Alfred ha rotto il ghiaccio anche per le Olimpiadi. Si tratta di una chiara indicazione di ciò che Dio può fare con qualsiasi persona umana che sia determinata a mettersi ai suoi piedi, con una direzione positiva. Mi vengono in mente le parole di Tommaso d’Aquino, il quale afferma che la grazia costruisce sulla natura. Questo significa che Dio prenderà tutto ciò che noi gli presentiamo, la nostra natura, e lo costituirà per farci diventare il meglio che possiamo essere. E Julien Alfred ci ha dato il meglio. Anche se in età così tenera, è un’ambasciatrice per ogni giovane di Santa Lucia”.
Prosegue mons. Malzaire: “Il suo successo, poi, è particolarmente significativo, perché proviene da un contesto molto umile e ha sfidato ogni vizio negativo da cui i giovani di oggi sono tentati, a partire da alcol e droga, o anche vite licenziose, pigrizia, mancanza di ambizione. Julien insegna a ogni giovane che con determinazione si può ottenere qualsiasi cosa”.
Conclude l’arcivescovo: “Personalmente, ho avuto il privilegio e l’opportunità di dare una benedizione speciale alla nonna di Julian, che era presente alla messa dello scorso 4 agosto, in una casa per gli anziani, proprio il giorno dopo la sua vittoria olimpica. Potete immaginare la mia gioia!”.

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