Famiglia: mons. Baturi (Cei), “porre la questione dell’uomo al centro dell’attenzione politica”

“Se un sentimento individuale che ha bisogno di libertà si sgancia dall’idea di un’istituzione, può accadere di tutto e anche di non buono”. Lo ha detto il Segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Baturi, portando il suo saluto all’assemblea generale del Forum nazionale delle associazioni familiari (Roma, 17-18 marzo). “La genialità del Forum è stata quella di aver portato dentro l’agone politico e sociale la possibilità di una sintesi tra la questione personale e la dimensione pubblica della famiglia – ha aggiunto -: non c’è nulla di più personale che quella promessa di felicità che la famiglia sempre evoca, promette e in qualche modo realizza; e non c’è nulla di più istituzionale di una famiglia che scommette sul futuro, sul ‘per sempre’, che coordina per sempre esistenze attraverso ruoli definiti”.
Il Segretario della Cei ha quindi ringraziato il Forum delle associazioni familiari per aver evidenziato “la possibilità nel mondo cattolico che il rispetto del pluralismo e dell’identità non è contro la possibilità dell’unità che nasce dal dialogo e dal rispetto delle identità”. “Non è qualcosa di scontato e – ha aggiunto – può far bene anche al mondo cattolico”. “L’ispirazione cristiana non è un motivo di frammentazione, non è contro la laicità e non è contro la laicità della democrazia, ma è la sua possibilità, perché ciò che davvero è ispirato dal cristianesimo è a favore dell’uomo ed è un bene comune perché è per tutti”, ha rilevato mons. Baturi che ha incoraggiato il Forum a continuare sulla strada tracciata: “Siete chiamati – ha concluso – a porre al centro dell’attenzione politica la questione antropologica, perché non c’è nulla di più politico oggi che la questione dell’uomo e del suo destino”.

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