Diocesi: Termoli, le iniziative in ricordo dei 40 anni dalla visita di Giovanni Paolo II. Videomessaggio di Papa Francesco

Ricorre domani, domenica 19 marzo 2023, il quarantesimo anniversario della visita di san Giovanni Paolo II a Termoli. “È ‘un abbraccio che dura nel tempo’, che riporta nella mente di tanti l’arrivo in elicottero al porto della città, la visita in cattedrale con la sosta in preghiera davanti alle spoglie di San Timoteo, la santa messa davanti a migliaia di persone nella grande area che oggi è piazza del Papa”, ricorda la diocesi in una nota.
Per l’occasione, la diocesi di Termoli-Larino e il Comune di Termoli hanno pensato a una settimana di iniziative per ricordare la visita di papa Wojtyla prendendo spunto da quello che il Papa disse a Termoli per riflettere sul tempo presente e le sue urgenze che interpellano la società e soprattutto coloro che nella società hanno a vario titolo responsabilità educative, sulla scia del patto educativo globale proposto da Papa Francesco. A questo proposito, il giorno conclusivo della settimana della fede, domenica 26 marzo, ci sarà la prima pietra di un’opera-segno, il “Villaggio Laudato si’”, una struttura del ‘dopo di noi’, frutto di una donazione, dedicata alle persone con disabilità e ai più fragili. Sarà presente anche il card. Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, che presiederà la messa nella chiesa di San Timoteo. La prima pietra della struttura è stata benedetta il 10 marzo scorso da Papa Francesco, nel corso di un’udienza privata in Vaticano tenuta con il vescovo di Termoli-Larino, mons. Gianfranco De Luca, il sindaco di Termoli, Francesco Roberti, e il parroco di San Timoteo, don Benito Giorgetta.
Proprio in questa occasione il Santo Padre ha registrato un videomessaggio di incoraggiamento con un invito alla preghiera: “Cari fratelli e sorelle, state festeggiando l’anniversario dei quarant’anni della visita di San Giovanni Paolo II. Ho visto che avete tanti progetti vivi, progetti di sviluppo, di servizio della vostra comunità. Vi ringrazio per questa vostra vivacità. Una Chiesa che non è viva, non è Chiesa, è una finta Chiesa. E voi, vedo, che siete vivaci. Quando avete fatto una cosa, ne fate un’altra. Questa è la vita: non perdere la gioia e andare avanti e pregare, pregare sempre”.

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