Ucraina: card. Zuppi (Cei), “disperarci per raggiungere la pace”

“Dobbiamo credere che la pace sia sempre possibile e indispensabile. Come la guerra, così anche la pace ha una sua propria logica che deve essere intessuta, proposta in modo da coinvolgere quante più persone possibili”. Lo ha detto il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, nell’intervista rilasciata a interris.it. Nelle risposte del cardinale c’è in particolare il messaggio della ricerca di una mediazione internazionale: “Lo sforzo che tutti noi, ognuno con le sue responsabilità, dobbiamo fare è proprio questo: affannarci, anzi disperarci per raggiungere la pace”. Sul tema dell’educazione, invece, Zuppi ricorda la necessità di ammettere la crisi: “Non bisogna rassegnarsi, o continuare a propinare ‘analisi’ o ‘ricette’. È ora di prendersi delle responsabilità. Questo vale per ognuno di noi”. Riguardo alla richiesta di una Cei che “non vive per se stessa”, da parte di Papa Francesco, Zuppi osserva: “È necessario saper lavorare di più in rete, creare più meccanismi di comunione, andare meno in ordine sparso, essere più snelli e fare più cose, non quelle che servono all’istituzione, ma quelle necessarie per rispondere alle domande delle persone. A volte pensiamo esattamente l’opposto – conclude – allora la ‘macchina’ diventa troppo grande e rischia di appesantirsi ed essere inutile”.

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