Papa Francesco: “non limitarci a rimanere seduti davanti a uno schermo con le mani su una tastiera”

“Per accogliere Dio e la sua pace non si può stare fermi, non si può stare comodi aspettando che le cose migliorino. Bisogna alzarsi, cogliere le occasioni di grazia, andare, rischiare. Bisogna rischiare”. Lo ha ribadito il Papa, che nell’omelia della Messa per la solennità di Maria Santissima Madre di Dio, e nella ricorrenza della Giornata mondiale della pace, dalla basilica di San Pietro ha lanciato un messaggio preciso per il 2023: “Oggi, all’inizio dell’anno, anziché stare a pensare e sperare che le cose cambino, ci farebbe bene chiederci: ‘Io, quest’anno, dove voglio andare? Verso chi vado a fare del bene?’. “Tanti, nella Chiesa e nella società, aspettano il bene che tu e solo tu puoi dare, il tuo servizio”, ha spiegato Francesco: “E, di fronte alla pigrizia che anestetizza e all’indifferenza che paralizza, di fronte al rischio di limitarci a rimanere seduti davanti a uno schermo con le mani su una tastiera, i pastori oggi ci provocano ad andare, a smuoverci per quel che succede nel mondo, a sporcarci le mani per fare del bene, a rinunciare a tante abitudini e comodità per aprirci alle novità di Dio, che si trovano nell’umiltà del servizio, nel coraggio di prendersi cura”. “Imitiamo i pastori: andiamo!”, ha esclamato il Papa: “Lasciamoci consigliare dai protagonisti del Vangelo di oggi, i primi ad aver visto la Madre con il Bambino: i pastori di Betlemme. Erano persone povere e forse anche piuttosto rudi, e quella notte stavano lavorando. Proprio loro, non i sapienti e nemmeno i potenti, hanno riconosciuto per primi il Dio vicino, il Dio venuto povero che ama stare con i poveri. Non sono rimasti fermi. Era notte, avevano le loro greggi a cui badare ed erano sicuramente stanchi: avrebbero potuto attendere l’alba, aspettare il sorgere del sole per andare a vedere un Bambino adagiato in una mangiatoia. Invece andarono senza indugio, perché di fronte alle cose importanti bisogna reagire prontamente, non rimandare. E così trovarono il Messia, l’atteso da secoli che tanti cercavano”.

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