Istituto Paolo VI: Concesio, iniziato il XV Colloquio Internazionale di Studio

Sono iniziati a Concesio (Bs) il XV Colloquio Internazionale di Studio promosso dall’Istituto Paolo VI, dedicato al tema: “La questione di Dio in un’epoca di crisi. G.B. Montini e la cultura religiosa tra le due guerre mondiali”, che proseguirà fino a domenica 25 settembre, alla presenza di studiosi e ricercatori a livello nazionale e internazionale. “Con il XV Colloquio – ha detto il card. Giovanni Battista Re, Presidente del Colloquio – il dibattito culturale degli anni ’20 e ’30 del Novecento e la sua incidenza sulla vita ecclesiale si trovano al centro dell’attenzione e rappresentano l’oggetto principale della ricerca. L’intento perseguito con questa scelta è quello di chiarire in che modo lo studio, l’avvio del ministero e lo sguardo sul mondo dal punto di vista della Segreteria di Stato vaticana nell’epoca dei totalitarismi abbiano plasmato la figura di Montini e rendano ragione, in qualche misura, delle caratteristiche proprie dell’azione pastorale e del magistero nelle successive stagioni della sua vita”. Dopo il saluto del Vicario generale della diocesi di Brescia, mons. Gaetano Fontana – a nome del vescovo mons. Pierantonio Tremolada assente per ragioni di salute –, si è aperta la prima sessione del Colloquio con la relazione di Andrea Riccardi, “Dopo il modernismo: i cammini interrotti, le nuove vie tracciate”. Lo storico si è soffermato su cosa abbia significato per la Chiesa cattolica in Italia la condanna del modernismo e ha sottolineato come molti vedessero in Montini, amico dell’oratoriano padre Bevilacqua, un sacerdote dai ‘pensieri pericolosi’ che aleggiavano nella sua città d’origine, mentre in realtà egli non fu mai un modernista, ma per tutta la vita un sacerdote che attraversando tempi diversi si interrogava su come poter rispondere alle questioni ‘moderne’, con la consapevolezza di ‘chi ama e crede nella Chiesa’. A Riccardi hanno fatto seguito gli interventi degli studiosi e teologi, Jacques Prévotat, che ha parlato di G.B. Montini e della cultura religiosa francese tra le due guerre mondiali, Thomas Ruster, quest’ultimo ha rievocato il pensiero di alcuni teologi vissuti tra le due guerre uniti dal riconoscere nella Chiesa cattolica l’unica ancora di salvezza di fronte ad un mondo ‘campo di macerie’, sul quale aleggiava lo spettro della nascente Repubblica di Weimar. Nel pomeriggio la seconda sessione del Colloquio è passata da un orizzonte europeo ad un orizzonte italiano con la relazione di Maria Pia Sacchi, di Alessandro Angelo Persico, che ha ricostruito le strategie che mossero l’Azione Cattolica fra le due guerre mondiali. Al termine della discussione tra i partecipanti al Colloquio, è seguita, nella Chiesa di San Rocco a Concesio, la Messa presieduta dal card. Giovanni Battista Re.

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