Giornata migrante e rifugiato: Melandri (Cies), “prima di tutto un volto, una vicenda interrotta da ricostruire e potenzialità da far emergere”

Vedere nei migranti e nei rifugiati “prima di tutto un volto, una storia”, “ricostruire una vicenda spesso violentemente interrotta” e “far emergere tutte le potenzialità”. È questo “lo sforzo” che il Cies, Centro di informazione e educazione allo sviluppo onlus, mette in campo da “circa 40 anni a fianco di migranti, richiedenti asilo, rifugiati e minori stranieri non accompagnati, lavorando “per i diritti di inclusione, per un’accoglienza sana e sicura e per la costruzione di società più umane e giuste”. A sottolinearlo è Elisabetta Melandri, presidente del Cies, in una nota diffusa oggi dedicata alla Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2022 della Chiesa cattolica. La presidente parla dell’esperienza portata avanti con i ragazzi di tutte le culture e nazionalità che frequentano il Centro Giovani e Scuola d’Arte del Cies -MaTeMu’- dove possono esprimersi nelle varie discipline artistiche a cui possono avvicinarsi gratuitamente tutti i pomeriggi. Il Cies “è attivo da sempre”, si legge nella nota, “nel favorire il dialogo fra il mondo migrante e le istituzioni anche attraverso i circa 2.000 mediatori interculturali che ha formato e che mette in servizio quotidianamente presso Questure, Prefetture, Ospedali, Scuole e uffici preposti ai servizi al cittadino. Creare un ponte comunicativo positivo, come dice il Papa, sentirsi parte di un grande ‘noi’ e non distinguere sempre tra ‘noi’ e ‘loro’ è un’azione strategica per l’inclusione di questi nuovi cittadini e per una società migliore per tutti”. “Il Cies onlus, in sintonia con le parole e lo spirito del Papa, celebra in questo spirito la Giornata del migrante e del rifugiato 2022”.

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