Russia: lettera di mons. Pezzi (Mosca) ai fedeli cattolici, “iniziamo l’anno pastorale in condizioni molto difficili. Il perdono è il mezzo principale per vincere il male”

“Iniziamo questo anno pastorale in condizioni molto difficili”. Comincia così la Lettera pastorale che l’arcivescovo di Mosca mons. Paolo Pezzi ha rivolto quest’anno ai fedeli della sua diocesi. Pur senza mai entrare nello specifico delle situazioni, l’arcivescovo scrive: “La sofferenza, il dolore, la confusione, l’incapacità di distinguere il bene dal male, l’odio e la crudeltà non si fermano, e ogni anno diventa sempre più difficile sopportarli. Ma in ogni circostanza siamo ancor più chiamati a rivolgerci a Cristo e ad impegnarci a trattare tutto con gli stessi sentimenti che erano in Lui (cfr Fil 2,5)”. “In modo particolare – scrive Pezzi – invitiamo tutti voi a ricorrere spesso al grande dono del sacramento della confessione, del pentimento e della riconciliazione, poiché il perdono è il mezzo principale per vincere il male, ristabilire i rapporti con Dio, in famiglia, in parrocchia, tra persone e nazioni. La confessione è veramente l’abbraccio di Dio in cui Egli ci accoglie come Suoi figli, come in un grande quadro di Rembrandt”. “Le circostanze che viviamo e che costituiscono il tessuto, lo spazio della nostra testimonianza – prosegue mons. Pezzi -, richiedono a tutti noi di riconoscere: cosa e per chi ci battiamo? Per cosa, per chi viviamo? Siamo alla ricerca dell’autoaffermazione, del “potere” e della “ricchezza”, che sempre più ci alienano gli uni dagli altri? Non dimentichiamo che queste sono tutte tentazioni eterne che Satana ci offre costantemente. C’è bisogno di quel coraggio radicale che Cristo ha mostrato nell’Ultima Cena”. Nella lettera c’è anche l’invito a “servire Dio nei nostri fratelli e sorelle bisognosi e sofferenti”, per poi concludere così: “Nella diversità dei talenti e dei carismi, continuiamo il nostro cammino di crescita nella comunione e nell’unità in Cristo, adoperiamoci ad approfondire la conoscenza e l’assistenza reciproca tra le parrocchie, impariamo ad essere solidali con coloro che soffrono e sono indigenti, preghiamo per l’insorgere di un tempo sereno e sicuro, confidando nel Signore in ogni cosa”.

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