Ong: ActionAid, lanciata la nuova campagna di comunicazione “Me/We”

(Foto: ActionAid)

“Il cambiamento nasce dall’impegno di ogni singola persona. E si fa grande solo con la partecipazione di tutti e tutte”. Con questa convinzione ActionAid lancia la nuova campagna di comunicazione “Me/We”. Attraverso un video, installazioni di piazza, un podcast originale dedicato alle persone che realizzano il cambiamento a livello locale e nazionale e numerose iniziative di mobilitazione che accompagneranno tutto il 2022, “ActionAid – spiega una nota – nel 50° anniversario della sua fondazione vuole rimettere al centro le persone e l’urgenza di dare voce e potere a chi oggi è escluso dai processi decisionali”. “Troppo spesso – sottolinea l’Ong, presente in più di 40 Paesi in tutto il mondo – nelle emergenze sociali i cittadini vengono ridotti al ruolo di vittime, considerati dai governanti come soggetti verso cui indirizzare restrizioni, obblighi e politiche stabilite dall’alto. L’immagine e il messaggio visivo del ‘me’ che si rovescia in un grande ‘we’ hanno l’obiettivo di restituire un senso profondo e un valore concreto alla parola partecipazione”.
La campagna parte con gli eventi in calendario a Bologna in occasione degli Stati generali di ActionAid, la tre giorni che vede riuniti soci, attivisti, staff e ospiti della Federazione internazionale, provenienti da ogni parte del mondo, e delle Istituzioni a confronto per riflettere sulle sfide dei prossimi anni. Più di 250 persone insieme e in presenza dopo due anni di separazione forzata per un evento corale di condivisione e di partecipazione collettiva.
“La partecipazione rende le persone forti, competenti, in grado di reclamare la propria voce e produrre cambiamenti che senza di loro sarebbe impossibile immaginare e realizzare”, evidenzia Barbara Antonelli, capo Dipartimento Comunicazione di ActionAid, aggiungendo che “con ‘Me/We’ chiamiamo a partecipare tutte e tutti perché da 50 anni ActionAid non si accontenta di dare aiuto a comunità afflitte dalla fame, dalla mancanza di istruzione, dalla povertà più dura, dalle discriminazioni di genere. Vogliamo di più. Ogni persona ha il diritto di poter combattere le condizioni ingiuste in cui vive e creare sistemi socioeconomici e politici diversi. Per farlo occorre partecipare attivamente alla costruzione di una società consapevole. Per sconfiggere le disuguaglianze è necessario dare potere, strumenti e spazi collettivi alle persone, unire l’impegno solitario dei singoli in un grande ‘noi’”.

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