Diocesi: Spoleto, inaugurata in duomo la mostra “Evangelium intra moenia” con illustrazioni del Vangelo realizzate dai detenuti del carcere cittadino

(foto: Arcidiocesi di Spoleto)

È stata inaugurata oggi nella basilica cattedrale di Spoleto la mostra “Evangelium intra moenia”, ossia le interpretazioni grafiche sul Vangelo realizzate dai detenuti del carcere di Spoleto per le schede di catechesi utilizzate dai bambini e dalle famiglie nell’anno pastorale 2021-2022. Alle 11, nel Salone dei vescovi del Palazzo arcivescovile, è stato illustrato il progetto. Presenti, fra gli altri, l’arcivescovo Renato Boccardo, il presidente del Tribunale di sorveglianza di Perugia, Antonio Minchella, il procuratore della Repubblica di Spoleto, Alessandro Cannevale, il direttore del carcere di Spoleto, Chiara Pellegrini, oltre ad Autorità militari e di polizia e alcuni dirigenti scolastici. Il progetto è stato curato dall’Ufficio catechistico e dalla Caritas diocesana.
“Abbiamo pensato – ha affermato Sabrina Guerrini, direttore dell’Ufficio catechistico – di far arrivare la Parola di Dio all’interno delle famiglie dei bambini della catechesi inviando ogni settimana una scheda contenente il Vangelo della domenica, una breve catechesi ed una attività: il tutto accompagnato dall’illustrazione grafica del Vangelo realizzata da alcuni detenuti. Questo iniziale spunto, così proficuo e apprezzato dalle famiglie, si arricchisce grazie alla mostra allestita nel Duomo, nata dal desiderio di testimoniare nell’oggi quel ‘visitare i carcerati’ di cui parla l’evangelista Matteo (Mt 25,31-46) e che costituisce una delle opere di misericordia corporali”. Visitare i carcerati, prosegue, è “far sentire a chi vive dietro le sbarre che non è escluso dalla comunità: anzi, con la loro testimonianza di sofferenza possono offrire a tutti una ricca occasione di meditazione e crescita spirituale”. Di “gesto concreto di fiducia ai nostri fratelli detenuti” ha parlato mons. Boccardo, definendo l’iniziativa “una grande operazione di umanità che fa vedere che anche nella parte più buia dell’esistenza c’è una scintilla di luce. Se mettiamo insieme le scintille diamo vita ad un grande sole di speranza, di cui tutti abbiamo bisogno”.
Al termine un detenuto, Roberto, a nome di tutti gli altri ha letto il brano del Vangelo di Matteo (25, 31-46) dove si parla anche del visitare i carcerati. La mostra è visitabile nella basilica cattedrale di Spoleto, transetto di S. Ponziano, tutti i giorni dalle 8.30 alle 19, fino al 31 luglio.

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