Ucraina: mons. Szyrokoradiuk (Odessa), “quanta gente ancora deve essere uccisa e torturata, quante città bruciate e rese al suolo dalla Russia come membro dell’Onu?”

“Quante gente ancora deve essere uccisa, quante città bruciate e rase a suolo, quante persone devono essere torturate dalla Russia, come membro dell’Onu e membro che nel Consiglio di sicurezza dell’Onu ha potere di veto?”. È la “domanda” disperata di mons. Stanislav Szyrokoradiuk, vescovo della diocesi di Odessa-Simferopol. Raggiunto telefonicamente dal Sir, il vescovo parla della situazione degli attacchi contro la città portuale che si affaccia sul Mar Nero. “Durante il giorno – dice – la vita scorre normale come al solito. La città continua però ad essere mezza vuota. Non sembra che ci sia la guerra se non fosse che le barricate e i militari armati ci ricordano che siamo in pieno conflitto. Sono però diventati più frequenti gli allarmi e anche le esplosioni, soprattutto la notte. E se prima i missili colpivano fuori la città, ora purtroppo cominciano a cadere dentro”. Nella notte, infatti, i russi hanno lanciato un missile contro una delle strutture di Odessa. L’attacco ha seguito di poche ore quello lanciato all’alba di domenica, quando era stata colpita una raffineria di petrolio da cui era scoppiato un incendio. Parte dei missili lanciati sono stati per fortuna intercettati dalla contraerea e non ci sono state vittime. “Molta gente ha lasciato la città”, dice ancora il vescovo. “Chi è partito lo ha fatto perché conosceva qualcuno o sapeva dove andare. Quelli che invece ora sono rimasti è la fascia della popolazione più svantaggiata, i poveri, gli anziani e gli ammalati”. Il vescovo con i suoi sacerdoti e le comunità religiose hanno fatto la scelta di rimanere, lasciando le chiese aperte. “Siamo sempre con la gente – conferma Szyrokoradiuk -. Le persone pregano e sperano nell’aiuto di Dio e più di tutto temono il tradimento e l’indifferenza del mondo a questo problema della guerra”. E aggiunge: “Non solo Odessa, ma tutta l’Ucraina per i russi è importante. Hanno cominciato da Kiev e adesso bombardano tutte le città del Paese. Hanno colpito anche vicino a Leopoli”. Mons. Stanislav Szyrokoradiuk lancia quindi un avvertimento: “se Odessa dovesse cadere nelle mani dei russi, succederebbe qui quello che è successo a Bucha e Irpin. Abbiamo visto cosa è successo nelle zone occupate dai russi. E’ stato un massacro. Prestate attenzione a quello che stanno facendo. Se dovessimo cadere anche noi nelle loro mani, succederebbe la stessa cosa qua”.

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