Ucraina: p. Artime, “non posso immaginare come nel XXI secolo si possa causare tanto danno umano”

“In Ucraina ci sono cinque presenze salesiane, sia nella parte greco cattolica che in quella latina”. Lo ha reso noto padre Angel Fernandez Artime, rettor maggiore dei Salesiani, conversando con 30 giornalisti in viaggio – ospiti dei Salesiani – sulle orme di don Bosco, a cominciare dal Valdocco a Torino. “Quasi tutti i salesiani che sono un Ucraina provengono dalla Polonia”, ha specificato il religioso a proposito delle presenze a Leopoli e a Kiev: “l’ultimo vescovo nominato è salesiano, era stato inviato lì per accompagnare gli universitari prima della guerra, ora naturalmente si trova a dover svolgere altri compiti”. “Accogliamo tanti ucraini”, ha spiegato il rettor maggiore: “Come ha fatto la Polonia, nelle nostre quattro province e nelle nostre case sono state accolte migliaia e migliaia di famiglie, in comunità dove hanno il loro spazio. Con le nostre sorelle Figlie di Maria Ausiliatrice accogliamo gli ucraini anche in Italia, come a Genova a Sanpierdarena”. “I nostri confratelli in Ucraina sono molto coraggiosi”, l’omaggio di Artime: “alcuni di loro sono sempre alle frontiere e in prima linea, per portare medicinali e aiuti. Non abbiamo perso nessun salesiano, ma la realtà è durissima. A novembre ho potuto visionare le foto della prima linea di guerra: non posso immaginare come nel XXI secolo si possa causare tanto danno umano. Ci sono foto di persone bruciate, buttate in un pozzo d’acqua…non si resiste a vederle, e non è un’invenzione o un fotomontaggio. È un grande dolore”.

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