Solidarietà: Cisom (Ordine di Malta), uno stand al Salone nautico di Genova per raccontare i soccorsi in mare

(Foto: Cisom)

Il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta (Cisom) sarà presente con uno stand e i suoi volontari alla sessantunesima edizione del Salone nautico, in programma dal 16 al 21 settembre a Genova. Lo stand (Living the sea, numero LZ57) è costituito da un parallelepipedo riempito con più di cento giubbotti di salvataggio arancioni, a simboleggiare le tante le vite salvate dal Cisom, che ha come obiettivo principale la salvaguardia della vita umana, spiega il presidente Gerardo Solaro del Borgo: “Grazie all’opera preziosa dei volontari – tra cui medici e infermieri – siamo pronti a intervenire in caso di emergenza e trarre in salvo chi è in imminente pericolo di vita”. La kermesse nautica è anche l’occasione di vedere all’opera le bici-ambulanze Cisom, due e-bike a pedalata assistita, equipaggiate con un Dae (defibrillatore semiautomatico) e uno zaino medico, guidate da infermieri e medici esperti in emergenza e rianimazione pronte a intervenire con tempestività in situazioni di emergenza, raggiungendo con più facilità le zone della Fiera inaccessibili ai normali mezzi di soccorso. Il Cisom si occuperà anche dell’assistenza sanitaria durante la manifestazione, con squadre appiedate di volontari provenienti dai vari gruppi della Liguria e del Nord Italia muniti di zaino di primo soccorso e radio. Inoltre, al raggruppamento Cisom della Liguria è stato affidata la creazione di un Posto medico avanzato per il soccorso e la stabilizzazione dei pazienti e un ambulatorio mobile con sanitari e soccorritori. Da oltre 50 anni il Cisom opera per portare assistenza e pronto soccorso alle persone in stato di necessità, anche in collaborazione con le Capitanerie di Porto-Guardia costiera, Vigili del fuoco, Marina militare. Interviene in occasione delle più importanti emergenze nazionali, come i terremoti o le alluvioni. Dal 2008 i suoi volontari sono impegnati a bordo delle imbarcazioni dei corpi militari nel Canale di Sicilia, a Lampedusa, nel Mar Mediterraneo e nell’Egeo per fornire assistenza sanitaria e supporto umano a chi si trova in difficoltà in mare.

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