Coronavirus Covid-19: vescovi Lazio, “esortiamo con fermezza chi può a vaccinarsi”

“Sentiamo la responsabilità di esortare, con molta fermezza, tutti coloro che possono, a vaccinarsi: presbiteri, religiosi e operatori pastorali impegnati a vario livello nella vita e nella missione delle nostre Chiese diocesane”. Si esprimono così i vescovi delle diocesi del Lazio in una lettera a tutta la comunità ecclesiale regionale. “Ben oltre gli obblighi, siamo consapevoli che è in gioco il bene comune”, insistono i presuli, che fanno riferimento al videomessaggio di Papa Francesco del mese scorso, in cui il Santo Padre definisce la vaccinazione contro il Covid “un atto d’amore”, e alla nota della Presidenza della Cei dell’8 settembre. In questo tempo di ripresa, sottolineano i vescovi, è “compito della comunità cristiana adottare le misure necessarie a prevenire e ridurre quanto più possibile il rischio di contagio”. Pertanto, l’invito a ministri ordinati e operatori pastorali è a “guidare le riunioni comunitarie e gli incontri di catechismo o altre attività educative in presenza, solo se hanno ricevuto da almeno due settimane la prima dose di vaccino”, se sono guariti dal Covid da non più di sei mesi o se hanno effettuato un tampone risultato negativo nelle ultime 48 ore. Lo stesso invito vale per ministri straordinari della comunione, chi fa servizio nella liturgia e chi svolge attività educative in parrocchia. E concludono: “Nel nostro operare deve essere sempre presente l’attenzione alla cura della persona nella sua integralità. Per questo anche nelle circostanze che stiamo vivendo è nostro compito educare e formare le coscienze a comprendere il valore delle cure e degli strumenti resi disponibili dalla ricerca”.

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