Myanmar: morto per Covid il vescovo di Pathein, mons. John Hsane Hgyi. Paese in preda alla terza ondata della pandemia

Il 22 luglio nella cittadina birmana di Pathein è morto, stroncato dal Covid-19, il vescovo. Aveva 67 anni. A darne notizia sono stati il card. Charles Bo, presidente della Conferenza episcopale birmana e il segretario generale mons. John Saw Yaw Han in un comunicato diffuso oggi. Secondo quanto riporta oggi l’agenzia cattolica asiatica UcaNews, il vescovo era rimasto nella sua stanza in autoisolamento dopo essersi sentito male il 16 luglio. “Siamo profondamente toccati dal dolore per la improvvisa perdita di Sua Eccellenza John Hsane Hgyi vescovo della diocesi di Pathein”, si legge nel comunicato. “Ringraziamo Dio per la vita del vescovo John e l’impegno per il popolo che gli era affidato.  E’ stato veramente un buon pastore, guidando i cattolici del Myanmar, dando loro supporto morale e forza spirituale  in questo tempo di crisi”. “Il vescovo soffriva di diabete e aveva un basso livello di ossigeno la scorsa notte. I sacerdoti hanno cercato di curarlo anche con l’aiuto dei medici ma è morto intorno alle 6.15 di questa mattina”, ha detto a UcaNews padre Henry Eikhlein, della diocesi di Pathein. I funerali si sono svolti con un numero limitato di partecipanti ai sensi delle normative Covid-19 nel pomeriggio di oggi. Il vescovo era molto preoccupato per la ripresa della pandemia. Ad inizio di giugno, aveva invitato la diocesi a fare prevenzione perché, diceva, “non esiste un servizio sanitario adeguato e mancano volontari e operatori sanitari nei centri di quarantena. Il tasso di infezioni è in aumento e il bilancio delle vittime è aumentato, quindi dobbiamo stare molto attenti al pericolo del virus”. Il Myanmar sta affrontando una terza ondata del virus e la situazione è peggiore rispetto alle due ondate precedenti a causa della mancanza di ossigeno e degli ospedali sovraffollati e a seguito della cattiva gestione da parte della giunta che ha preso il potere con un colpo di stato del 1 febbraio. La morte del vescovo è arrivata a pochi giorni dall’appello lanciato domenica scorsa dal cardinale Bo. “Il Covid-19 ha intrapreso una guerra contro il nostro popolo con una ferocia sconosciuta. Migliaia di persone sono infette, centinaia sono state seppellite in tutta fretta in cimiteri colmi, senza che nessuno piangesse per loro e senza cerimonie. Per le strade affollate, la gente sta aspettando ossigeno giorno e notte. Dolore”. Sei sacerdoti e una suora sono morti di Covid-19 in Myanmar a giugno e luglio, mentre diversi sacerdoti sono stati contagiati dal virus. Mons. Hsane Hgyi è nato il 15 dicembre 1953 nel villaggio di Pyinkadoe Mayanchaung, diocesi di Pathein. Figlio di Mahn Benedict Ja Aye e Daw Zita Chit Pan, era di etnia Kayin. È stato ordinato sacerdote il 7 marzo 1982 e nominato vescovo ausiliare di Pathein il 22 marzo 2003. È stato insediato vescovo di Pathein il 24 agosto 2003. Era vicepresidente della Cbcm e presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.

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