Brasile: vescovi chiedono indagini senza guardare in faccia a nessuno su gestione Covid ed episodi di corruzione

Il sostegno e la richiesta esplicita alle “le istituzioni della Repubblica affinché, sotto lo sguardo della società civile, senza tentennamenti, svolgano indagini, senza restrizioni e imparzialità, rispetto a tutte le denunce, senza pensare alle possibili conseguenze per chiunque, in vista dell’immediata correzione politica e sociale dei disordini provocati”.
È la richiesta contenuta in una breve e dura nota della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile, diffusa venerdì, dedicata alla situazione del Paese di fronte alla pandemia, alle lentezze della campagna vaccinale, a episodi di favoritismo e corruzione.
La nota, firmata dalla presidenza della Cnbb, definisce il momento che la società democratica brasiliana sta vivendo come “uno dei periodi più difficili della sua storia”. Data la gravità di questo momento, i vescovi affermano che questa situazione “richiede coraggio, saggezza e una pronta correzione ovviamente da parte di tutti”.
I vescovi brasiliani sottolineano “la tragica perdita di oltre mezzo milione di vite”, una situazione “aggravata da denunce di prevaricazione e corruzione per far fronte alla pandemia di Covid-19”. Citando le parole di un loro precedente messaggio del 2018, i vescovi ricordano che “abdicando all’etica e alla ricerca del bene comune, molti operatori pubblici e privati​​sono diventati protagonisti di una desolante scenario, in cui la corruzione acquista risalto”, una realtà sempre più presente nella società brasiliana, che colpisce i più alti livelli del potere esecutivo e legislativo”.

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