Clima: Coldiretti, 2021 all’ottavo posto in classifica anni più caldi. Da tropicalizzazione 14 miliardi di danni ad agricoltura italiana

L’allarme dell’Onu arriva in un 2021 che si classifica fino ad ora all’ottavo posto tra i più caldi mai registrati nel pianeta con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,77 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti sulla base dei dati relativi ai primi cinque mesi del 2021 del Noaa, il National Climatic Data Centre che registra le temperature mondiali dal 1880. La situazione – sottolinea Coldiretti – “è preoccupante anche in Europa dove la colonnina di mercurio nel periodo è stata superiore di ben 1,04 gradi rispetto alla media storica mentre in Italia la temperatura è stata più alta di 0,21 gradi, Ma nel 2021 – continua l’organizzazione – si è verificato lungo la Penisola fino ad ora anche un evento estremo al giorno tra bombe d’acqua, trombe d’aria, gelo, fulmini e violente grandinate secondo la banca dati dell’European Severe Weather Database (Eswd)”. Una tendenza alla tropicalizzazione che – precisa Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che sono costati all’agricoltura italiana tra siccità ed alluvioni oltre 14 miliardi di euro in un decennio. L’agricoltura – conclude l’organizzazione – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli”.

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