Diocesi: Siena, il programma delle celebrazioni per la festa di santa Caterina

Saranno delle “Feste Cateriniane” particolari quelle che, quest’anno, si terranno dal 29 aprile al 2 maggio. Un appuntamento tradizionale per tutta la città di Siena che risente della pandemia in corso. La manifestazione, promossa dal Comitato Cateriniano, si svolgerà nel rispetto delle norme stabilite per contrastare la diffusione del virus. Giovedì 29 aprile, alle 11, nell’oratorio del Crocifisso del santuario-casa di Santa Caterina, l’arcivescovo di Siena, il card. Augusto Paolo Lojudice, celebrerà una messa solenne. Il 1° maggio, alle 12, l’omaggio floreale a Santa Caterina. Data la situazione, l’omaggio si svolgerà non davanti alla statua della Santa in viale XXV Aprile, ma all’interno della basilica di San Domenico, nella cappella che custodisce la reliquia della testa della santa. Saranno presenti le autorità civili e militari e tutte le associazioni che vorranno deporre i fiori dinanzi alla patrona d’Italia e d’Europa. Alle 21.15, il concerto in onore di santa Caterina del coro della cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”, diretto dal maestro Lorenzo Donati. Sarà trasmesso in diretta sui canali delle tv locali e sui social della diocesi.
Domenica 2 maggio, alle 10, nel Portico dei Comuni d’Italia, presso il santuario-casa di Santa Caterina, l’offerta dell’olio per la lampada votiva e offerta dei ceri. Saranno presenti le autorità, i Paggi maggiori e i priori delle Contrade e i rappresentanti delle associazioni e aggregazioni. Quest’anno per l’offerta dell’olio sono state invitate tutte le associazioni e aggregazioni, cristiane e laiche, che si occupano di sostegno e impegno sanitario. Il cero sarà offerto dal sindaco di Siena e da tutte le associazioni che vorranno unirsi. Il programma prevede le allocuzioni del card. Lojudice, del sindaco, dell’incaricato delle associazioni che offrono l’olio, del rappresentante del governo, inviato per l’evento. Alle 11, nella basilica di San Domenico, la messa solenne presieduta dal cardinale. Al termine, sul sagrato di San Domenico, la benedizione alla città, all’Italia e all’Europa con la reliquia del dito di santa Caterina.

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