Vescovi Sardegna: conclusi gli esercizi spirituali. Mons. Mura (presidente), “forte momento di spiritualità”

I vescovi sardi con mons. Cacucci

Quattro giornate all’insegna dell’ascolto, della preghiera, della fraternità. I vescovi della Sardegna si sono ritrovati dal 22 al 25 febbraio per gli esercizi spirituali nel tempo liturgico della Quaresima. Ospitati nel centro di spiritualità Nostra Signora del Rimedio, è la prima volta che i vescovi si ritrovano a condividere insieme, come Conferenza episcopale sarda, gli esercizi spirituali. “L’idea è nata – spiega il presidente, Antonello Mura, vescovo di Nuoro e di Lanusei – quando ci siamo chiesti se oltre ai momenti tipici di riflessione, e all’esperienza fraterna in estate che nel 2020 abbiamo vissuto in Ogliastra, fosse necessario anche un forte momento di spiritualità”. A farsi “servo della Parola”, così come lui stesso si è definito, è stato chiamato mons. Francesco Cacucci, arcivescovo emerito di Bari-Bitonto. “Sono rimasto molto edificato da come i vescovi della Sardegna abbiano vissuto insieme questi giorni – racconta mons. Cacucci –. Nell’ascolto della Parola, nel silenzio, nella celebrazione dell’Eucaristia e in una comunione profonda. Questi sono i momenti che accompagnano la vita di ogni cristiano e accompagnano anche la vita di un vescovo”.
Momenti significativi da un punto di vista personale, gli esercizi spirituali vissuti a Donigala Fenughedu sono stati occasione per sperimentare la vita fraterna. “In questo modo i vescovi esercitano il loro magistero come collegio – sottolinea mons. Cacucci –. È una forma di collegialità e di comunione dei vescovi che non va solo ricercata quando si incontrano per studiare problemi pastorali o dare indicazioni alle loro comunità. Alla radice di qualsiasi scelta pastorale c’è una esperienza di comunione”.

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