Francia: indagine vescovi francesi su giovani e pandemia. Stressati, scoraggiati, tagliati fuori ma la fede è stata “sostegno nella prova”

Si sentono stressati e scoraggiati, guardano al futuro con poca fiducia. La pandemia ha “enormemente” toccato la vita sociale, ha influito “negativamente” sui risultati scolastici (esami e concorsi), li ha tagliati fuori “totalmente” da stage nelle imprese, corsi di formazione, impieghi. Per questo la stragrande maggioranza (83%) chiede la riapertura dei corsi all’università e alla domanda su come affronterebbero la probabilità di un terzo confinamento, il 53% ha risposto: “psicologicamente non lo sopporterei”. Una nota positiva c’è: durante il periodo della pandemia, la fede ha costituito per la quasi totalità (94%) un “sostegno nella prova”. È quanto emerge da una “consultazione” che la Conferenza episcopale francese ha svolto su giovani studenti cattolici dai 17 ai 25 anni. A rispondere al questionario messo online sulle reti social legate alla Conferenza episcopale dal 29 gennaio al 7 febbraio sono stati 2.639 studenti, il 63% donne, ed un’età media di 21 anni. Presentata ieri pomeriggio in conferenza stampa a Parigi, dalla consultazione emerge che il 71% degli studenti cattolici francesi ritiene “eccessivi e ingiustificati” i sacrifici richiesti per il “bene comune” durante la pandemia. Riguardo all’impatto che la crisi ha avuto sullo “stato morale” dei giovani, il 68% ha risposto che la vita sociale è stata “enormemente” toccata; il 50% ha confessato che la crisi ha reso più difficile avere “una vita sana ed equilibrata”; per il 41% il Covid ha avuto un impatto negativo anche sui risultati scolastici, su esami e concorsi e per il 50% ha frenato “totalmente” l’inserimento professionale. Il 31% dei giovani consultati si definisce “scoraggiato”; il 20% “triste” e il 36% “stressato”. Alla domanda sulla fiducia nel futuro, il 27% ha risposto di non averne “per niente”. Riguardo invece a quali reti di sostegno hanno trovato durante il confinamento, l’85% ha indicato “gli amici” e l’84% la famiglia. A fianco dei loro coetanei francesi che sono anche scesi in piazza, anche i giovani cattolici chiedono a stragrande maggioranza (83%) la riapertura di tutti i corsi universitari. La consultazione ha sondato il rapporto che gli studenti hanno avuto, durante la pandemia, con la fede e dall’inchiesta emerge che oltre agli amici e alla famiglia gli studenti hanno trovato sostegno nei gruppi cristiani di appartenenza (23%) e nelle parrocchie (11%).

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