Solidarietà: Seregno, Fondazione Venosta sostiene l’allestimento e la gestione della Casa della carità

La “Fondazione europea Guido Venosta, l’uomo contro il cancro” ha finanziato gli adeguamenti dello stabile che la Comunità pastorale di Seregno ha ricevuto in comodato dalla Congregazione delle Figlie della Carità di S. Vincenzo de’ Paoli, “al fine di realizzare la Casa della carità di Seregno (provincia di Monza e Brianza), una porta della solidarietà aperta sulla città, dove si auspica di coinvolgere l’intera comunità cittadina nel condividere valori, prospettive, diritti, doveri, responsabilità”. La Casa della carità, spiega un comunicato, “è un disegno scaturito dal progetto della Comunità pastorale San Giovanni Paolo II e concretizzatosi a partire da novembre 2020 quando la Congregazione ha messo a disposizione a tale scopo parte dello storico edificio dell’Istituto Cornelia & Pasquale Pozzi”. Il progetto della casa “è stato sposato in pieno dalla Fondazione Guido Venosta, che ha coperto quasi interamente l’investimento necessario per l’adeguamento della struttura”. La casa sarà costituita dal Centro di ascolto Caritas, dal piano “Emergenza freddo” operativo da novembre ad aprile, dalla “Mensa della solidarietà” in grado di offrire circa 20/25 pasti al giorno; dall’“Emporio della solidarietà” dove “famiglie in difficoltà potranno fare la spesa gratuitamente mediante una apposita card”, dal servizio docce e lavanderia; da un’assistenza sanitaria di pronto intervento rivolta a persone senza fissa dimora; da un ambulatorio medico/infermieristico; dalla Scuola di italiano per stranieri, con corsi di diversi livelli della lingua italiana e da un corso di taglio e cucito”. Ospiterà anche altri servizi assistenziali: la “Comunità mamma-bambino”; la Conferenza San Vincenzo che si occupa della distribuzione di alimenti, indumenti e visite a domicilio alle famiglie bisognose; il Centro di aiuto alla vita; l’associazione Carla Crippa che realizza da 25 anni progetti sociali, in particolare a favore di bambini, figli di carcerati, in Bolivia.
I lavori di ristrutturazione inizieranno in questi giorni per concludersi alla fine di gennaio 2022.

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