Coronavirus Covid-19: Campagna #datiBeneComune, “necessario un cambio di passo riguardo la trasparenza della gestione dell’emergenza”

Con l’insediamento del nuovo Governo Draghi, le 167 organizzazioni promotrici della Campagna #datiBeneComune e gli oltre 46.000 firmatari della petizione chiedono un cambio di passo riguardo la trasparenza della gestione dell’emergenza Covid-19 e del piano vaccinale.
Da novembre, ricorda una nota, i sostenitori della campagna chiedono al Governo di rendere i dati pubblici, disaggregati, continuamente aggiornati, ben documentati e facilmente accessibili a ricercatori, decisori, media e cittadini.
Nella lettera, i promotori sottolineano: “La trasparenza dei dati deve essere garantita ed essere riconosciuta come un principio cardine perché costituisce uno straordinario presidio a difesa dell’imparzialità delle scelte dei decisori pubblici, affinché non prevalgano interessi particolari sull’interesse generale. In questo momento storico più che mai rivendichiamo il ruolo attivo della cittadinanza e il suo diritto ad avere accesso ai dati aperti relativi all’avanzamento di un piano strategico che si deve comporre di obiettivi e risultati attesi monitorabili attraverso indicatori specifici”.
“Aprire i dati non è una questione squisitamente tecnica dal momento che oggi più che mai i dati informano le decisioni che impattano sulla vita di milioni di persone – commenta Elisa Visconti, responsabile Programmi di ActionAid – .Sapere e capire perché i propri territori sono sottoposti ad alcune restrizioni, conoscere il perché la propria attività deve chiudere, condividere i motivi secondo i quali i propri figli e figlie non possono andare a scuola, conoscere nel dettaglio la strategia d’intervento socio-sanitaria è fondamentale affinché le cittadine e i cittadini di questo Paese possano essere consapevoli e proattivi nella gestione di una crisi che va necessariamente gestita in modo collettivo. I cittadini e le cittadine hanno infatti dato prova non solo di essere attori passivi in grado di obbedire agli ordini, ma di saper giocare un ruolo centrale nella risposta come nella fase di ricostruzione che ci aspetta. Per poterlo fare, devono sapere”.
“La trasparenza – dichiara Iole Anna Savini, presidente di Transparency International Italia – è la chiave per conquistare la fiducia dei cittadini e per scongiurare il rischio che gli interessi privati prevalgano su quelli collettivi. La società civile non solo ha bisogno di conoscere le informazioni che condizionano le decisioni delle Istituzioni sulla gestione della crisi per poterle comprendere, ma anche, e prima, per poter contribuire, attraverso gli strumenti di partecipazione democratica, alla definizione delle scelte necessarie per il superamento della fase emergenziale”.

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