Elezioni regionali: Ac Cassano all’Jonio, “liste pulite, programmi concreti. Politica crei benessere. Elettori siano corresponsabili”

“Liste pulite e trasparenti, programmi concreti, nessuna strumentalizzazione religiosa e di simboli sacri”. La politica deve “adoperarsi per creare benessere, senza tralasciare i problemi, le sofferenze esistenziali, portando ognuno a essere ‘prossimo’ dell’altro con lo sguardo alla Parola di Cristo”. Lo chiede l’Azione Cattolica della diocesi di Cassano all’Jonio in vista delle elezioni regionali in programma in Calabria ad aprile.
“La pandemia da Covid-19 sta acuendo le problematiche che già gravavano sul nostro territorio locale e sulla nostra gente, creando ulteriori e gravi disagi”, si legge in un comunicato diffuso oggi che elenca tutte le criticità della Regione: ridotta funzionalità delle strutture sanitarie, mancanza di personale sanitario , mancanza di infrastrutture e collegamenti adeguati che rende difficili anche i “viaggi della speranza”, ritardi nei vaccini. E ancora: dissesto idro-geologico mai contrastato, piaga del caporalato, scarsa attenzione al mondo del lavoro, mancanza di “interventi per le nuove generazioni che prevengano il latente malessere giovanile, esasperato dalla pandemia”; problemi di agricoltura e turismo.
Di qui l’invito trasversale alle forze politiche a presentare “volti, professionalità competenti, meritevoli, figure pulite, le migliori individualità che non siano strette in ingranaggi particolari che possano sfuggire, anche se momentaneamente, alla giustizia e alla verità e che incoraggino, con il loro operato, lo sviluppo integrale di persone e territori”. Occorre inoltre “programmare con chiarezza e concretezza indicando il punto di partenza, il percorso da seguire, gli strumenti da utilizzare per giungere agli obiettivi dichiarati”. Importante inoltre la “testimonianza evangelica nella propria vita e nella politica” avendo come guida il Vangelo. Di qui il richiamo a Papa Francesco, che nell’enciclica “Fratelli tutti”, “invita tutti ad una politica migliore che realizzi davvero il bene comune”.
Infine l’appello agli elettori calabresi “perché tutti, indistintamente, ci facciamo invadere dal senso della corresponsabilità che non demanda, ma partecipa ed osserva, che non si inchina, ma chiede per diritto”. Una corresponsabilità che vuole un “cambiamento culturale senza il quale nessun commissariamento, nessuna politica dell’alternanza potrà mai essere e fare abbastanza”.

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