Papa Francesco: messaggio ai popoli di Grecia e Cipro, “sarò pellegrino nelle vostre terre benedette da storia, cultura e Vangelo”

“Cari fratelli e sorelle di Cipro e di Grecia, kaliméra sas! [buongiorno!] Pochi giorni mancano al nostro incontro e mi sto preparando a venire pellegrino alle vostre magnifiche terre, benedette dalla storia, dalla cultura e dal Vangelo”. Lo afferma Papa Francesco in un videomessaggio inviato ai popoli di Cipro e della Grecia in occasione dell’imminente viaggio apostolico, che compirà dal 2 al 6 dicembre. “Vengo con gioia, proprio nel nome del Vangelo, sulle orme dei primi grandi missionari, in particolare degli apostoli Paolo e Barnaba. È bello tornare all’origine ed è importante per la Chiesa, per ritrovare la gioia del Vangelo. Con tale animo mi dispongo a questo pellegrinaggio alle sorgenti, che chiedo a tutti di aiutarmi a preparare con la preghiera”. Papa Bergoglio aggiunge: “Incontrandovi potrò dissetarmi alle sorgenti della fraternità, tanto preziose mentre abbiamo appena avviato un itinerario sinodale universale. C’è ‘una grazia sinodale’, una fraternità apostolica che desidero tanto e con grande rispetto: è l’attesa di visitare le care Beatitudini Chrysostomos e Ieronymos, capi delle Chiese ortodosse locali. Come fratello nella fede avrò la grazia di essere ricevuto da voi e di incontrarvi nel nome del Signore della pace”.
“E vengo a voi, care sorelle e fratelli cattolici, riuniti in quelle terre in piccole greggi che il Padre ama tanto teneramente e alle quali Gesù buon Pastore ripete: ‘Non temere, piccolo gregge’ (Lc 12,32). Vengo con affetto a portarvi l’incoraggiamento di tutta la Chiesa cattolica. Visitarvi mi darà anche l’opportunità di abbeverarmi alle sorgenti antiche dell’Europa: Cipro, propaggine della Terra Santa nel continente; la Grecia, patria della cultura classica. Ma anche oggi l’Europa non può prescindere dal Mediterraneo, mare che ha visto il diffondersi del Vangelo e lo sviluppo di grandi civiltà”. Bergoglio osserva: “il mare nostrum, che collega tante terre, invita a navigare insieme, non a dividerci andando ciascuno per conto proprio, specialmente in questo periodo nel quale la lotta alla pandemia chiede ancora molto impegno e la crisi climatica incombe pesantemente. Il mare, che molti popoli abbraccia, con i suoi porti aperti ricorda che le sorgenti del vivere insieme stanno nell’accoglienza reciproca”.

“Già ora mi sento accolto dal vostro affetto e ringrazio quanti da tempo stanno preparando la mia visita. Ma penso anche a coloro che, in questi anni e oggi ancora, fuggono da guerre e povertà, approdano sulle coste del continente e altrove, e non trovano ospitalità, ma ostilità e vengono pure strumentalizzati. Sono sorelle e fratelli nostri. Quanti hanno perso la vita in mare! Oggi il ‘mare nostro’, il Mediterraneo, è un grande cimitero. Pellegrino alle sorgenti dell’umanità, mi recherò ancora a Lesvos, nella convinzione che le fonti del vivere comune torneranno a essere floride soltanto nella fraternità e nell’integrazione: insieme. Non c’è un’altra strada, e con questa ‘illusione’ [desiderio] vengo da voi”. Il video messaggio si conclude così: “cari fratelli e sorelle, è con questi sentimenti che non vedo l’ora di incontrarvi tutti, tutti! Non solo i cattolici, tutti! E su tutti invoco la benedizione dell’Altissimo, mentre porto già ora davanti a Lui i vostri volti e le vostre attese, le vostre preoccupazioni e le vostre speranze. Na íste pánda kalá! [Che stiate sempre bene!]”.

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