Giovani: Malgrate (Lecco), concluso il sesto laboratorio “Sentieri digitali”. Azione cattolica, parrocchie, Comune e associazioni valorizzano il territorio

Si è chiuso il sesto laboratorio di “Sentieri digitali”, il secondo attivato nel comune di Malgrate (Lecco). L’amministrazione comunale guidata da Flavio Polano ha infatti rinnovato il finanziamento a completamento del progetto avviato lo scorso anno. Il progetto, e il relativo finanziamento, deliberato dalla Giunta reca il titolo: “Proposta turistica e di politiche giovanili”. “Sei giovani per oltre trenta ore di lavoro – spiegano i promotori, Comune e associazioni del territorio, fra cui l’Azione cattolica e due parrocchie del territorio – hanno implementato il sistema di indicazioni utili ai visitatori raggiungibile dalla nuova mappa digitale del paese”. Al Lungolago e allo storico municipio si sono aggiunti altri luoghi meno conosciuti: la chiesa di S. Antonio e di S. Carlo al Porto, i vicoli del centro storico e i sentieri verso Pian Sciresa, passando per alcune ville firmate da Mino Fiocchi e altri architetti, “attratti dal collocare abitazioni in una cornice unica tra lago e monti”.
Il laboratorio si è svolto al Cfp Aldo Moro di Valmadrera, partner nel più ampio progetto “Sentieri digitali” e ha interessato sei ventenni o quasi, due in più del previsto budget iniziale perché le richieste sono state superiori alle attese: 26. I costi ulteriori li copre il team Sentieri digitali, l’esperienza di rete promossa da Azione Cattolica, che ha coinvolto le parrocchie di Valmadrera e Malgrate, l’Osa, la Sev e gli amici di s. Isidoro.
“La valenza dell’esperienza, come dimostrano ormai i laboratori svolti negli scorsi anni, sta nell’affinare le capacità prelavorative di coordinamento in gruppo, le abilità comunicative e le competenze multimediali, grazie alla guida di un’agenzia di comunicazioni lecchese, Keepcom, anch’essa ormai compagna di viaggio del progetto. Vi è poi il risvolto di rilanciare il legame con il territorio e la sua storia, rappresentato anche da una lezione in cui i giovani hanno incontrato e intervistato un anziano del paese, molto attivo in campo sociale e parrocchiale, Dionigi Bono”.

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