Coronavirus Covid-19: Messico, altri sette sacerdoti morti nelle ultime due settimane del 2020, in tutto 14 i vescovi contagiati

(Foto ANSA/SIR)

In Messico è salito a 4 vescovi, 135 sacerdoti e religiosi, 8 diaconi e 5 religiose il bilancio ufficiale dei decessi legati al Covid-19, per un totale di 152 persone. Il dato emerge dal 14° rapporto del Centro cattolico multimediale, che da mesi sta monitorando l’impatto del virus sui sacerdoti e religiosi del Paese. L’aggiornamento del rapporto di riferisce al periodo che va dal 15 al 31 dicembre 2020, durante il quale sono morti 7 sacerdoti. Tra questi, il più conosciuto è padre Pedro Pantoja Arreola, fondatore della casa del Migrante nella diocesi di Saltillo (Coahuila) e impegnato costantemente, nel suo ministero a favore dei più emarginati. Non si registrano nuovi decessi di vescovi, ma ci sono stati nuovi contagi e mons. Francisco Daniel Rivera Sánchez, vescovo ausiliare di Città del Messico, si trova in gravi condizioni. In tutto, i vescovi finora contagiati sono stati 14, con 4 decessi. Il Centro cattolico multimediale avverte che quest’ultimo periodo è stato drammatico per tutto il Paese, che si trova nel pieno della seconda ondata, dovuta anche “a irresponsabilità comunitaria durante le feste, le celebrazioni e le attività economiche dell’ultimo periodo”. Nella maggior parte dei casi, le terapie intensive degli ospedali sono sature. E fa notare che, rispetto ai numeri forniti, mancano sicuramente molti casi di religiosi e religiose che non sono stati segnalati.
Sono stati registrati decessi di sacerdoti e religiosi nel 58% delle diocesi messicane; la più colpita, con 15 decessi totali, è l’arcidiocesi di Puebla. Seguono Città del Messico, Morelia e San Luis Potosí con 7, Guadalajara con 6 (3 dei quali nelle ultime settimane).

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