Povertà educativa: Locatelli (assessore regionale Famiglia), “in Lombardia l’accessibilità alle opportunità formative non è sempre garantita”

“L’emergenza Covid ha fatto emergere esigenze nuove, come l’importanza di disporre di connessioni domestiche veloci e di dispositivi per seguire la didattica a distanza. Accanto agli ambiti tradizionali come asili nido, scuola, servizi culturali e ricreativi, è necessario intervenire per accelerare e potenziare il processo di digitalizzazione in atto che vede ancora molti territori della Lombardia in ritardo e in difficoltà”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale lombardo, Alessandro Fermi, in occasione della presentazione oggi del report, “Le mappe della povertà educativa in Lombardia”, realizzato da Openpolis e Con i Bambini. “Resta poi purtroppo di grande attualità il tema dell’edilizia scolastica sul territorio. In Lombardia il 20,43% degli edifici scolastici statali ha oltre 50 anni, un dato che supera la media nazionale di quasi 3 punti percentuali”, ha aggiunto.
“Le istituzioni – ha osservato Dario Violi, consigliere segretario del Consiglio regionale della Lombardia – non sono abituate a ragionare sui dati e le politiche finora adottate quasi mai hanno tenuto conto delle reali esigenze dei territori. Considerato che nei prossimi anni sarà sempre più necessario conciliare la vita lavorativa con quella familiare, è inaccettabile che solo il 34% delle famiglie lombarde sia raggiunto dalla banda larga ultraveloce. Inoltre, i divari tra città e provincia sono ancora troppo marcati, anche all’interno di una regione sviluppata come quella della Lombardia, dove vivono oltre 1,6 milioni di bambini e ragazzi”.
“La Lombardia – ha affermato l’assessore regionale alla Famiglia, Alessandra Locatelli – è tra le regioni più attive nella progettazione di interventi per il contrasto della povertà educativa minorile, dimostrando una particolare sensibilità in materia di politiche che siano di sostegno alla famiglia, ai minori, alla povertà. Purtroppo l’accessibilità alle opportunità formative non è sempre garantita e la crisi economica, derivante dalla grave emergenza pandemica, ha contributo a peggiorare la situazione. Regione Lombardia ha stanziato ingenti risorse soprattutto in questa fase a favore delle famiglie più povere, per garantire un sostegno concreto e anche la continuità didattica. È necessario garantire uguale possibilità di accesso ai percorsi educativi, ma anche continuità, evitando la dispersione scolastica”.

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