Australia: abusi sessuali, risarcimento record di 2,45 milioni di dollari ad una vittima. Mons. Costelloe (Perth), “garantisco che la Chiesa è cambiata”

Un pagamento record di 2,45 milioni di dollari australiani, pari a più di un milione e mezzo di euro. È quanto ha versato la Chiesa cattolica australiana ad una vittima di abusi sessuali secondo quanto deciso al termine di un processo presso la Corte Suprema dell’Australia Occidentale. Si tratta della più alta cifra data ad una vittima in Australia. La storia riguarda un prete, padre Bert Adderley, morto negli anni ’80 senza essere mai stato condannato, che ha abusato di molti ragazzi nelle regioni dell’Australia Occidentale e a Perth. Il processo a suo carico si è concluso dopo che il sopravvissuto ha fornito prove schiaccianti degli abusi subiti. Ad ottenere la cifra di ricompenso record è un uomo, oggi 52 anni, che è stato abusato e violentato dal prete, suo insegnante, tra il 1977 e il 1980, quando aveva dai 10 ai 12 anni. Sulla vicenda è intervenuto anche l’arcivescovo di Perth, mons. Timothy Costelloe. La storia evidenzia “l’orrore degli abusi sessuali e gli effetti spaventosi che tali abusi hanno su una persona innocente” e, “in qualità di arcivescovo di Perth, sono contento che il sopravvissuto a questo sconvolgente abuso abbia avuto l’opportunità di vedere la sua storia raccontata e creduta e che sia stato risarcito finanziariamente”. Ricordando quindi la “deplorevole” storia di abusi sessuali su giovani e persone vulnerabili avvenuti nella Chiesa, le recenti indagini e le raccomandazioni della Royal Commission su “questo capitolo oscuro della storia della Chiesa qui in Australia”, l’arcivescovo ha detto: “Niente può giustificare o annullare i terribili errori del passato. Ciò che la Chiesa può fare oggi e in futuro è impegnarsi a trattare coloro che hanno subito abusi con dignità, rispetto e integrità. La Chiesa può e deve anche prendere tutte le misure necessarie per garantire che, per quanto umanamente possibile, tali abusi non si verifichino mai più all’interno delle strutture cattoliche”. Rivolgendosi poi alle vittime, l’arcivescovo Costelloe ha confermato di nuovo l’impegno della Chiesa e ha elencato tutte le iniziative, gli organi e le Commissioni indipendenti promosse per un maggiore controllo e gestione del fenomeno. “Molti sopravvissuti ad abusi sessuali mi hanno chiesto la certezza che la Chiesa è cambiata. Sono in grado di dare questa garanzia”.

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